Effetto Tsipras: borse e euro in calo. Ma non drammatico. Draghi, Juncker e Tusk fanno il punto sulla nuova situazione

Dopo il successo nelle elezioni greche del partito anti-austerity Syriza, le Borse europee hanno aperto in calo. A Milano il Ftse Mib cede l’1,14% a 20.281 punti. Pesanti le banche con gli ordini in vendita che si concentrano su Mps (-2,26%) e Bper (-3,52%). Tra i peggiori anche Saipem (-2,73%).

EURO: Riflessi negativi anche sulla moneta europea, che era calata ai minimi da oltre 11 anni sui mercati asiatici. La divisa europea era scesa fino a 1,1098 dollari, il livello minimo dal dicembre 2003, in Asia accusando in pieno i timori per le incertezze che si aprono nel quadro europeo dopo la vittoria di Alexis Tsipras. In seguito però, dopo l’apertura delle borse europee, l’euro ha segnato un recupero ed è ora scambiato a 1,1198 dollari in linea con la rilevazione Bce di venerdì.

SPREAD: Lo spread Btp-Bund è in rialzo: il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta in avvio a 121 punti base dai 115 registrati venerdì in chiusura. Il rendimento del Btp decennale è all’1,55%.

UNIONE EUROPEA – L’attenzione delle istituzioni europee nei confronti della Grecia resta elevata. «È nell’interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali», ha commentato il presidente della Bundesbank Jens Weidmann alla tv tedesca Ard dopo i primi risultati del voto in Grecia. «Atene – continua – deve aderire alle condizioni del salvataggio». Sembra sicuro che il presidente della Bce Mario Draghi, quelli della Commissione Ue Jean Claude Juncker, del Consiglio Danald Tusk e dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem avranno una colazione di lavoro prima dell’Eurogruppo per discutere della Grecia.