
Toscana, lavoro: spariscono i centri per l’impiego delle Province. Nasce l’Agenzia regionale: riceverà 300 mila persone l’anno

FIRENZE – Con la progressiva fine delle Province (in base alla riforma nazionale che ristruttura l’assetto degli enti locali) addio anche ai Centri per l’impiego così come adesso li conosciamo. Nascerà infatti, per volontà della Giunta regionale, un’unica Agenzia della Regione Toscana che dovrà riassorbire competenze e personale delle Province in tema di lavoro. Il progetto è stato presentato oggi 26 gennaio dal governatore Enrico Rossi e dall’assessore al Lavoro, Gianfranco Simoncini.
Andrà all’approvazione in Giunta lunedì prossimo 2 febbraio un emendamento alla proposta di legge sulla riorganizzazione delle Province, già varata, al fine di prevedere il trasferimento del personale dei Centri per l’impiego delle singole province in capo alla nuova Agenzia regionale. L’ente, unico per tutto il territorio della Toscana, non avrà un consiglio di amministrazione ma solo un direttore, e raccoglierà non solo il personale ma anche le funzioni dei Centri per l’impiego: collocamento, servizi, politiche attive del lavoro.
In ogni caso, per il momento, fino alla materiale istituzione dell’Agenzia regionale per l’impiego, restano operanti i Centri così come sono adesso. Poi, quando sarà operativa l’Agenzia regionale, i Centri diventeranno strutture periferiche, una sorta di prima linea che risponderà direttamente ai cittadini e alle imprese.
L’esperienza toscana dei Centri per l’impiego «è decisamente migliore rispetto a quella di altre realtà – spiega la Regione in una nota – da noi è circa il 20% dell’incontro fra domanda e offerta a passare dai Centri, in Italia siamo al 4%».
Per quanto riguarda il personale, sono adesso in carico alle Province ci sono poco più di mille persone che lavorano nei Centri per l’impiego: 560 dipendenti diretti, con contratti a tempo determinato e indeterminato (di cui 6 dirigenti), e 540 dipendenti da enti esterni.
Dal 2009 a oggi più di 4 milioni di cittadini sono passati dai Centri d’impiego, 650 mila dei quali solo nel 2014. La media annua è di circa 300 mila persone.
«Abbiamo stanziato oggi in Giunta 17 milioni del fondo sociale europeo per tutta la partita tirocini, Giovanisì e altro», ha sottolineato infine il presidente Rossi, a margine della presentazione del progetto di Agenzia regionale per il lavoro. Secondo Rossi così si può «arrivare a dare una risposta a tutti i 20.000 ragazzi che si sono iscritti al progetto Garanzia Giovani. I punti di riferimento di questa esperienza sono la Toscana e la Lombardia».