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Il cantiere all'isola del Giglio durante le fasi di raddrizzamento della Costa Concordia

Concordia, il legale di Costa: «Risarcimento danni al Giglio? Follia, dopo il naufragio aspetti positivi per l’isola»

Il relitto della nave Concordia
Il relitto della nave Concordia

GROSSETO – «Il risarcimento danni nei confronti del Comune di Isola del Giglio? È una richiesta da respingere integralmente, perché si sta parlando del libro dei sogni. Tutto quello che l’amministrazione comunale ha chiesto a Costa, documentandolo, lo ha ottenuto». Così Marco De Luca, legale di Costa Crociere, nella sua arringa, oggi 30 gennaio, al processo in corso a Grosseto sul naufragio della Concordia.

Il Giglio, ha detto De Luca, dopo il naufragio, ha avuto «aspetti positivi» e reclamare il «danno del dolore» sarebbe «una follia dal punto di vista giuridico». «Non è paragonabile, come è stato fatto, a Sant’Anna di Stazzema».

L’amministrazione comunale dell’isola aveva chiesto una provvisionale di 20 milioni su un contro complessivo di 200. Ma «non ci sono supporti documentali alle richieste», ha detto l’avvocato De Luca. «Vanno valutati anche gli aspetti positivi che la tragedia ha portato. A cominciare dalle presenze sull’isola», ha proseguito. «E poi – ha concluso – permettetemi di sottolineare che mi ha fatto trasalire il paragone con quanto accaduto Sant’Anna di Stazzema, di fronte alla devastazione i quella popolazione. Non ho parole».

Dura e a stretto giro la replica dei gigliesi. «Il Comune di Isola del Giglio – è spiegato in una nota – nelle richieste del danno morale non ha mai fatto riferimento alla strage di Sant’Anna di Stazzema per la quale tutta la comunità gigliese porta profondo rispetto. Rispediamo quindi al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzazione rispetto a questo argomento. Il responsabile civile, in questo caso come più volte nel corso della discussione, ha dovuto manipolare la posizione dell’ amministrazione comunale per poter contestare richieste e argomentazioni del tutto legittime».

«Del resto non c’è nessun libro dei sogni. Come abbondantemente dimostrato – prosegue la nota – si tratta di progetti tutti approvati, partiti prima dell’incidente e bloccati dal naufragio fino all’allontanamento della nave. Ancora oggi con grande fatica per il perdurare dei lavori il Comune sta ripartendo con la propria programmazione. Quanto al guadagno che il Giglio avrebbe ricavato dal naufragio, l’argomentazione continua davvero ad essere risibile perché non solo lo stesso consulente di Costa ne ha escluso gli effetti per il Comune ma i numeri stessi sostengono un’altra rappresentazione dei fatti».

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