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Commissione Ue, legge di stabilità: per l’Italia correzione strutturale del Pil dello 0,25%

Buxelles, sede della Commissione Ue
Buxelles, sede della Commissione Ue

BRUXELLES – La valutazione della Commissione europea sulle leggi di stabilità di Italia, Francia e Belgio, rinviate lo scorso autunno per aspettare i primi risultati delle riforme, sarà resa nota il 27 febbraio. Lo ha detto il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici presentando le previsioni di inverno.

La Commissione europea prevede per l’Italia una correzione strutturale dello 0,25% del Pil per il 2015. “L’equilibrio strutturale e’ previsto in miglioramento di un quarto di punto percentuale del Pil nel 2015”, scrivono i servizi del Commissario agli Affari economici e finanziari. Il dato del deficit strutturale, pari allo 0,9% del Pil nel 2014, scenderà allo 0,6% nel 2015 (era stimato allo 0,8% nelle precedenti previsioni di 3 mesi fa) e tornerà a salire allo 0,8% nel 2016 (1% secondo le previsioni autunnali). Grazie alla positiva collaborazione fra Commissione e governo, quella che sarà diffusa a fine mese sui conti pubblici italiani sarà una “diagnosi condivisa”, ha affermato ancora Pierre Moscovici. Su queste basi saranno prese le decisioni sulle finanze pubbliche italiane.

Sembra davvero una buona notizia, segno che il lavoro svolto dal Ministro Padoan a Bruxelles e a Francoforte ha dato frutti positivi. Ma bisogna continuare su questa strada, evitando di schierarsi troppo a fianco della Grecia nella richiesta di smantellamento dell’austerity. Il segnale inviato dalla Bce al premier ellenico Alexis Tsipras infatti è stato inequivoco: o continui nelle riforme e nel risanamento del bilancio o niente finanziamenti.

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