Economia, Renzi copia Bersani: via a nuove liberalizzazioni. Ma le lobby resistono
Sembra proprio che Renzi voglia fare il bis delle liberalizzazioni, dopo il primo tentativo fatto a suo tempo, con scarso successo, da Pierluigi Bersani, allora ministro dell’industria. Avrebbe infatti l’intenzione di procedere all’approvazione di una serie di provvedimenti che inciderebbero sul «prezzo imposto» sui libri, e porterebbero all’eliminazione del mercato di «maggior tutela» per il gas, e alla vendita libera di medicinali di fascia C nelle parafarmacie. E ancora: rimozione dei vincoli per l’apertura di nuove farmacie, degli studi notarili, delle pompe di benzina e persino delle edicole; ma anche via libera a Uber (il servizio di noleggio con il cellulare), al cambiamento di operatore telefonico in tempi sprint e all’ingresso dei privati nel trasporto pubblico locale e per la creazione di nuove cliniche sanitarie.
Per avere conferma di tutto ciò si dovrà attendere il 20 febbraio, quando il disegno di legge Concorrenza arriverà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Ma la bozza del provvedimento che circola in queste ore, datata 15 gennaio, delinea già la maggior parte degli interventi, che riguarderanno molti settori, dall’editoria all’energia, fino al sistema bancario e alle assicurazioni.
Ecco i principali:
LIBRI PIÙ CARI – La bozza prevede l’abolizione del prezzo imposto dall’editore, con possibili rincari, soprattutto sui libri di testo scolastici, e l’eliminazione del tetto massimo del 15% di sconto applicabile sulla vendita di libri. In pratica scompaiono i limiti imposti dalla Legge Levi del 2011, varata in seguito alle proteste dei piccoli editori e dei librai indipendenti, preoccupati dalla concorrenza dei grandi gruppi editoriali e delle grandi catene di librerie. Preoccupazione che ritorna prepotente. Secondo Cristina Giussani, presidente del Sindacato Italiano Librai, l’intervento sarebbe visto come «un favore ad Amazon e a tutti quei gruppi che hanno le capacità economiche per vendere libri sottocosto e mettere fuori mercato, una volta per tutte, le librerie indipendenti e i piccoli editori».
ENERGIA – A partire dal 30 giugno 2015 scomparirà anche il servizio «di maggior tutela» del gas per i clienti domestici, nel quale le tariffe sono fissate trimestralmente dall’Autorità per l’energia. Nella stessa data cesserà anche la possibilità per le piccole imprese di aderire al servizio di maggior tutela per l’energia elettrica. Una doppia novità che porterà alla piena liberalizzazione del mercato, ma che potrebbe avere come effetto collaterale un improvviso aumento dei prezzi per i clienti un tempo tutelati. Un rischio riconosciuto anche dal Governo: nella bozza, infatti, si prevede di condurre «un monitoraggio dei prezzi durante la fase di liberalizzazione», per evitare sorprese.
RC AUTO – Molte le novità nel campo assicurativo. Si dispongono gli sconti obbligatori per gli assicurati che accettano di installare sulla propria auto le «scatole nere», i dispositivi che registrano i movimenti del veicolo. Sconti anche per chi accetta di sottoporre l’auto ad ispezione da parte delle compagnie assicurative. Cambiano le misure per la trasparenza e per l’assegnazione delle classi di merito, che ora prevedono aumenti meno salati del premio assicurativo per chi viene «declassato».
FARMACIE E FARMACI DI FASCIA C – Il ddl Concorrenza rivoluzionerà l’apertura di nuove farmacie, attualmente legata al limite di 3.300 abitanti. La bozza del disegno di legge prevede il dimezzamento di tale soglia, abbassandola a 1.500 abitanti, e permette in pratica il raddoppio del numero. I farmaci di fascia C con ricetta, destinati al trattamento di patologie lievi, potranno essere venduti anche nelle Parafarmacie e nei supermercati.
TRASPORTI LOCALI – I privati potranno gestire il trasporto pubblico locale. La bozza prevede infatti che imprese diverse dal concessionario del servizio di trasporto «possano fornire servizi anche in sovrapposizione alle linee gestite in regime di esclusiva». Viene abrogato anche l’obbligo per le auto del Noleggio con conducente (NCC) di ricevere prenotazioni solo presso l’autorimessa: una norma che facilita la vita ad Uber, il servizio di trasporto 2.0 che utilizza guidatori privati e, appunto, NCC.
EDICOLE, BENZINAI E PARRUCCHIERI – Abolizione delle autorizzazioni comunali per l’apertura di nuovi punti vendita di quotidiani e periodici. Inoltre rimozione dei vincoli residui all’apertura di nuovi impianti di distribuzione carburanti, e allo sviluppo del «non oil», la parte di business delle pompe di benzina che non è legata al carburante, come vendita di giornali e prodotti di altro tipo. Anche gli acconciatori saranno liberalizzati: la durata prevista dei corsi di qualificazione per accedere alla professione di parrucchiere passa dagli attuali due anni a 900 ore, mentre l’apprendistato si riduce da un anno a 300 ore.
NOTAI E BANCHE – Alle banche verrà imposto di trasferire il conto corrente, quando richiesto dai clienti, presso altri istituti tassativamente entro 15 giorni. Per i notai, invece, è prevista la trasformazione del tetto minimo di 7.000 abitanti, necessario per l’apertura di una nuova posizione notarile, in un tetto massimo.
CONFESERCENTI – Le anticipazioni sul progetto hanno infatti provocato una dura reazione della Confesercenti: «Basta con le liberalizzazioni che vanno solo a favore dei grandi gruppi imprenditoriali e a svantaggio delle Pmi. Il commercio viene continuamente sottoposto a deregulation senza alcuna valutazione di impatto sulle piccole e medie imprese. Dal 2010 si sono susseguiti ben 8 interventi di liberalizzazione: una pressione insostenibile per il commercio, che ha vissuto in questi ultimi tre anni una crisi fortissima, e adesso sta affrontando una pericolosa stagnazione dei consumi.»
La protesta del settore del commercio è indicativa di una tendenza. Le novità introdotte sono molte, ma non certo a vantaggio dei consumatori e delle piccole aziende. Anche Renzi è sensibile all’influenza delle lobby: soprattutto di quelle che gli portano voti.