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Terrorismo: nasce la procura nazionale. Nuove pene per i foreign fighters: sarà reato andare a combattere all’estero

Il Ministro Alfano
Il Ministro Alfano

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi le misure antiterrorismo che saranno contenute in un Decreto legge “molto importante” con nuove regole “molto dure varate per il contrasto al terrorismo internazionale, anche di matrice religiosa.Viene istituita la Procura nazionale anti-terrorismo come estensione della procura nazionale antimafia.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano che, in una conferenza stampa, ha spiegato: «Nella sostanza andare a combattere all’estero è diventato reato. Prima era reato solo il reclutare, da stasera è reato andare a combattere all’estero».

REATI – Il decreto antiterrorismo approvato in Cdm individua “nuovi reati” e introduce “la reclusione da tre a sei anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche e per chi supporta i foreign fighters, da 5 a 10 anni per lupi solitari che si autoaddestrano a tecniche per commettere atti terroristici”. In sostanza, andare a combattere all’estero diventa reato”.

WEB – Nel decreto antiterrorismo approvato oggi c’è anche una stretta sul web: sarà stilata una black list dei siti che inneggiano al terrorismo e ci sarà il potere di oscuramento dei siti.

PERSONALE – Nel dl antiterrorismo “abbiamo previsto norme che riguardano la possibilità per il personale dei servizi di poter deporre nei processi mantenendo segreta la reale identità personale. E sarà loro consentito, con autorizzazione dell’autorità giudiziaria, di effettuare fino a gennaio 2016 colloqui con soggetti detenuti o internati”.

ESPULSIONI – Rispetto alle 9 espulsioni comunicate poche settimane fa, “siamo arrivati a 15 espulsioni di soggetti sospettati di radicalizzazione con finalità di terrorismo”. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che in conferenza stampa a palazzo Chigi ha dunque aggiornato il numero degli espulsi, aggiungendo che “sono stati inoltre rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti nei confronti di stranieri” sospetti e quelli per il “ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio”

PROCURA – “Il terrorismo si combatte con la prevenzione ma soprattutto con la repressione e con l’azione giudiziaria”. Il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, valuta positivamente l’ipotesi al vaglio del governo di affidare alla Procura nazionale antimafia anche competenze in materia di contrasto al terrorismo.È’ una riforma di cui si parla da anni, almeno dal 2005, – ha aggiunto Roberti – e sarebbe un peccato perdere questa occasione e non utilizzare il grande patrimonio informativo della Procura nazionale antimafia che tutto il mondo ci invidia. La banca dati della Pna, con oltre 1,6 milioni di nomi in essa contenuti sono un dato di questo patrimonio.

Le nuove norme, dunque, dopo tanti sforzi e rinvii sono state varate. vedremo quale ne sarà l’efficacia, che punterà soprattutto sul migliore coordinamento delle forze messe in campo a contrasto.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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