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Toscana: a giugno l’olio d’oliva sarà finito. L’allarme di Coldiretti: attenti alla contraffazione

Raccolta delle olive quasi inesistente: ha vinto la mosca
Raccolta delle olive quasi inesistente: ha vinto la mosca

FIRENZE – Annuncio ferale: la Toscana ha finito l’olio. Nella terra simbolo dell’extravergine di qualità, le riserve potrebbero essere già finite tra sei mesi. Più o meno, ad occhio e croce, tra giungo e luglio. E’ quanto rivela Coldiretti Toscana sulla base della stima fornita da Unaprol-Consorzio Olivicolo Italiano secondo cui quest’anno ogni consumatore potrà contare solo su 3,25 litri di vero extra vergine italiano. Meno della metà del consumo pro-capite di olio extravergine stimato in 7 litri all’anno. La mosca dell’olivo è stata devastante.
“Con il crollo dei raccolti aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità – analizza Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – il consiglio è quello di verificare con attenzione l’origine in etichetta, almeno su quei prodotti come l’olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l’obbligo di indicare la provenienza. Oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di campagna amica”.

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