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Toscana, Poste: 63 uffici a rischio chiusura. Il governatore Rossi: «I tagli non passeranno»

Tagli agli uffici postali, l'incontro dei sindaci con il governatore Rossi
Tagli agli uffici postali, l’incontro dei sindaci con il governatore Rossi

FIRENZE – La Toscana a ranghi uniti contro i tagli degli uffici postali. Dure prese di posizione, oggi 11 febbraio, da parte del presidente della Regione, Enrico Rossi, e, per il Comune di Firenze, dell’assessore comunale al Lavoro Federico Gianassi. «I tagli non passeranno» ha dichiarato con piglio battagliero il governatore davanti a un centinaio di sindaci venuti a Firenze per studiare con Anci e Uncem soluzioni al piano di ristrutturazione di Poste Italiane.

Un progetto che prevede la chiusura di 63 uffici postali in Toscana, e la riduzione di orario di altre 37 sportelli. «Tagliare 63 uffici postali che costano pochi milioni – ha spiegato Rossi – è un atto che suona come insulto ai pensionati, agli anziani, a chi sta in montagna, a chi vive nelle parti meno accessibili ai flussi urbani. Ci batteremo insieme ai Comuni perché questo piano scellerato non passi e perché questa presenza dello Stato a garanzia di un servizio universale si mantenga. Per questo chiederemo a Poste il ritiro del piano».

Nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, il governatore toscano coinvolgerà nella questione gli altri presidenti di Regione, e solleciterà un incontro al Governo e all’ad di Poste, Francesco Caio. «Due stipendi di due ad di Poste – ha scritto polemicamente Enrico Rossi su Twitter – basterebbero a coprire i tagli degli uffici toscani. Non abbiamo l’anello al naso».

Anche il Comune di Firenze dice no al piano di ristrutturazione. All’incontro con i sindaci promosso da Enrico Rossi su richiesta della presidente dell’Anci Toscana Sara Biagiotti era presente oggi anche l’assessore comunale al Lavoro Federico Gianassi, in rappresentanza del sindaco Dario Nardella. «Come Amministrazione contestiamo il metodo di Poste Italiane che non ha previamente condiviso con i Comuni questo piano di riduzione che, per quanto riguarda Firenze, comporterebbe la chiusura di un ufficio: Settignano – ha sottolineato Gianassi -. Per quanto riguarda il merito, chiediamo il ritiro del piano che riduce servizi pubblici peraltro molto importanti per le fasce più deboli e meno giovani della popolazione. Il servizio per essere efficace deve mantenere una diffusione capillare».

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