UE: la Grecia vuole rinegoziare il debito, favorendo la crescita
BRUXELLES – Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha detto al Parlamento del suo paese che vuole abbandonare il disastroso accordo di salvataggio imposto dalla Troika alla Grecia, ribadendo la sua consapevolezza che ciò lo porrebbe in stridente disaccordo con i partner della zona euro. “Se non si è disposti a contemplare anche la prospettiva di una rottura, allora non possiamo realmente negoziare,” ha detto ieri sera Varoufakis.
DEBITO – Il debito pubblico della Grecia è attualmente di oltre 320 miliardi di euro, circa 175% del prodotto interno lordo. Questo è il pesante fardello che la Grecia intende negoziare con i suoi creditori ufficiali, cioè il Fondo Monetario Internazionale, la BCE e la Commissione europea, in rappresentanza degli Stati membri dell’Unione.
REVISIONI – La Grecia sta spingendo per un programma alternativo a quello sottoscritto dal precedente governo, focalizzato più su revisioni strutturali piuttosto che misure fiscali. “Abbiamo bisogno di negoziare la questione cruciale dei termini del debito e le procedure di rimborso per aiutare la nostra economia a riprendersi”, ha detto Tsipras in parlamento. Il governo ha esposto un lungo elenco di azioni politiche, tra cui un graduale aumento del salario minimo e un innalzamento della soglia di reddito esente da tasse. Le misure, così delineate, violerebbero i termini del precedente accordo preso con i paesi dell’area euro e con il Fondo Monetario Internazionale.
GERMANIA – Schaeuble ha detto che i ministri delle finanze dell’euro zona, riuniti a Bruxelles, non negozieranno un nuovo programma per un paese a corto di liquidi e che un programma, a cui si è giunti dopo difficili trattative, è già in atto e quello deve essere rispettato.
