Firenze: «La scena» di Comencini, quando il teatro vuol dire anche solidarietà
FIRENZE – Quando un tumore al seno non è solo un brutto ricordo, ormai superato, ma si trasforma in un’opportunità per favorire la cultura della prevenzione. È il caso dell’attrice Angela Finocchiaro (chi non la ricorda nella bionda e matura protagonista di «Benvenuti al Sud»?) che, dal 19 al 22 febbraio 2015, sarà impegnata a Firenze al Teatro Verdi nella brillante commedia «La scena» di Cristina Comencini.
Una replica straordinaria, sabato 21 febbraio alle 16.45, sarà devoluta al Reparto di Diagnostica Senologica dell’ospedale fiorentino di Careggi, diretto dal dottor Iacopo Nori Cucchiari, in collaborazione con la Fondazione Careggi onlus.
Un’idea che la Finocchiaro, accento milanese indelebile ma ormai toscana di adozione (vive nella campagna fiorentina da oltre 20 anni), ha in mente da tempo e che ora riesce finalmente a realizzare: «So sulla mia pelle – dice a FirenzePost – cosa vuol dire trovarsi a tu per tu con un tumore al seno. Ne ho parlato con la mia compagnia e tutti, regista, attori e tecnici hanno subito accettato senza esitazione. Due recite nello stesso giorno è un bell’impegno, ma quando c’è la solidarietà, tutto il resto viene dopo».
«La scena» di Cristina Comencini, figlia del regista Luigi indimenticata icona della cinematografia italiana del secondo ‘900, è una commedia che sta viaggiando incontrastata sui palcoscenici italiani da più di un anno. Protagonisti Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni. «Siamo alla seconda stagione – dice la Finocchiaro – e abbiamo superato sicuramente le 200 repliche. Perché il pubblico ci segue? Prima di tutto perché si diverte e si crea un clima di amicizia tra palcoscenico e platea che dura fino alle ultime battute».
La trama? «Diciamo che è una sottile commedia degli equivoci – prosegue Angela Finocchiaro – dove si confrontano i caratteri nettamente opposti di due donne mature e sul loro modo di concepire il rapporto con gli uomini. Per Lucia gli uomini veri sono solo quelli che si incontrano sul palcoscenico, da Giulio Cesare a Otello per intendersi. Maria, al contrario, ha molti meno scrupoli ed è decisamente più disinibita. Nel mezzo appare la figura di un giovane neppure trentenne, con cui Maria ha appena passato la notte ma di cui non ricorda neanche il nome».
Ed ecco gli 80 minuti di recitazione che filano via veloci in una continua esplorazione dei confini tra mondo maschile e mondo femminile e sui rispettivi ruoli. Con un finale dove la «sorpresa» arriverà proprio da chi appariva più debole, solo perché il più giovane dei tre.
La scena
di Cristina Comencini
- con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni
- regia Cristina Comencini
- scene Paola Comencini
- costumi Cristiana Ricceri
- disegno luci Sergio Rossi
- durata 80 min. circa – atto unico
- prodotto da Compagnia Enfi Teatro,
- produzione di Michele Gentile
DOVE: Teatro Verdi – via Ghibellina 99 – 50122 Firenze
QUANDO: dal 19/02/15 al 22/02/15 (giovedì e venerdì ore 20.45; sabato ore 16.45 e 20.45; domenica ore 16.45)
RECITA STRAORDINARIA a favore del Reparto di Diagnostica Senologica dell’ospedale fiorentino di Careggi: sabato 21 febbraio 2015 ore 16.45
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