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Toscana, meningite a San Valentino: grave un 21enne di Prato che era in discoteca ad Arezzo

Meningite, nell'arco di due settimane 4 gravi casi in Toscana
Meningite, nell’arco di due settimane 4 gravi casi in Toscana

FIRENZE – Quarto grave caso di meningite nel giro di due settimane in Toscana, dopo i primi tre che hanno fatto scattare l’allarme. Un ragazzo di 21 anni, romeno ma residente a Prato, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Il giovane aveva trascorso la sera di San Valentino, 14 febbraio, alla discoteca dal nome romeno, «Tineretului», di Arezzo e la Asl aretina ha rivolto un appello ai giovani che si trovavano nel locale quella sera per invitarli a sottoporsi alla profilassi.

Un caso analogo si era verificato circa due settimane fa per un ragazzo di 17 anni di Cascina (Pisa), anche lui ricoverato per meningite – adesso è fuori pericolo -, che aveva trascorso la seratanella discoteca fiorentina Yab. Anche in quella situazione era scattato l’appello ai circa 600 giovani che si trovavano contemporaneamente a lui nel locale, affinché si sottoponessero al più presto alla profilassi antibiotica.Al giovane romeno di Prato è stato riscontrato il virus meningococco di tipo C. La Asl aretina ha precisato che la profilassi è indicata soltanto per i frequentatori della discoteca la sera del 14 febbraio e per il personale del locale. Il giovane, secondo quanto reso noto dalla Asl 10 di Firenze, è reduce da poco da un viaggio nel suo paese di origine e nei giorni precedenti il ricovero è stato ospite presso due famiglie a Firenze e a Scandicci: in entrambi i casi il servizio di igiene pubblica e prevenzione della Asl di Firenze ha rintracciato, contattato e invitato tutti i componenti dei due nuclei familiari a sottoporsi alla profilassi antibiotica. Sottoposti a profilassi anche tutti i sanitari, a partire da quelli dell’ambulanza del 118 che lo hanno soccorso portandolo nel pomeriggio di domenica all’ospedale di Santa Maria Nuova.

Un quinto caso di meningite, meno grave, per fortuna, è emerso oggi, 17 febbraio, sebbene risalga ad alcuni giorni fa. Una studentessa ventenne delle scuole serali si è presentata all’ospedale di Empoli lo scorso 7 febbraio con febbre alta ed è stata ricoverata per due giorni prima di essere dimessa. Cinquanta le persone che sono state sottoposte a profilassi in via precauzionale. L’azienda sanitaria ha sottolineato che il caso «non ha niente a che fare con la morte del 13enne di Cerreto Guidi (Firenze), Giovanni Locci nella notte tra il 6 e il 7 febbraio e l’altro caso avvenuto in contemporanea a Cascina (Pisa)».

A Firenze, intanto, dopo l’ultimo caso di un bimbo di 4 anni e mezzo di Sesto Fiorentino, ricoverato da venerdì scorso al pediatrico Meyer poiché colpito da meningite, i medici da ora in avanti potranno effettuare nei loro ambulatori la vaccinazione antimeningococco B oltre che ai propri assistiti, e a quelli dei pediatri facenti parte della stessa Associazione, anche a tutti i bambini residenti nel territorio di competenza dell’Asl 10. Lo stabilisce un accordo integrativo fra Azienda sanitaria di Firenze e Federazione dei medici pediatri (Fimp).

L’elenco completo dei medici che hanno aderito all’iniziativa, suddiviso per Comune, è consultabile sul sito internet dell’Azienda sanitaria di Firenze. Inoltre dalle 15 alle 18, dal lunedì al venerdì, è attivo il numero dedicato – lo 055-6939580 dotato di casella vocale – al quale è possibile telefonare per prendere un appuntamento nei 7 ambulatori pubblici dove vengono eseguite le vaccinazioni: piazza Dallapiccola e via Canova a Firenze, e poi Scandicci, Campi Bisenzio, Grassina, Figline e Borgo San Lorenzo.


Domenico Coviello

Giornalista

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