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Isis: minacce all’Italia e all’Europa. E il Daily Telegraph rivela: miliziani fra i migranti che sbarcano in Sicilia

Un video della jihad
Un video della jihad

ROMA – Nuove minacce all’occidente e all’Italia postati su siti islamici. Presto “dominerete tutta l’Africa ed entrerete a Roma, con il volere dell’onnipotente Allah”: così reciterebbe un messaggio dell’Isis rivolto “ai soldati del califfato in Libia: oggi è il vostro giorno”. Il testo è stato postato sul web da un sostenitore degli jihadisti, Ghareeb Alikwan, sul suo account @vbvbvbvb28. Il messaggio, indirizzato ai “soldati del Califfato in Libia”, accusa il governo di Tripoli e le milizie islamiste che lo appoggiano, definiti “miscredenti” e “totalmente sottomessi al volere di Turchia, Qatar e America”.

“Ed ecco il governo di Tripoli che mobilita le sue forze tra Fratelli Musulmani e Fajr Libia (milizie islamiste) ed altri gruppi per combattere lo Stato Islamico a Sirte”, prosegue il messaggio. Il governo laico di Tobruk viene definito “apostata”. “Coloro che governano Misurata”, è la minaccia, “devono sapere: se osate combattere lo Stato islamico a Sirte sarete costretti ad una guerra senza fine nel vostro feudo”.

L’Isis vorrebbero utilizzare la Libia per portare “il caos nell’Europa merdionale”. L’ennesimo allarme lo lancia il Daily Telegraph di oggi 18 febbraio, che ha visionato i piani del Califfato nero scritti da uno dei principali reclutatori dell’Isis per la Jihad in Libia: infiltrarsi sui barconi di immigrati nel Mediterraneo e attaccare le “compagnie marittime e le navi dei Crociati”. Secondo questi piani rivelati dal gruppo anti-estremisti britannico “Quilliam”, i jihadisti sperano di inondare lo stato nord africano con miliziani provenienti da Siria e Iraq, per poi farli prendere il largo navigando nel Mediterraneo come migranti clandestini. una volta raggiunte le coste merdionali dell’Europa, i guerrigieri di Abu Bakr al Baghdadi camuffati da migranti avrebbero due compiti: compiere attentati nelle città nel Sud del nostro continente ma anche attaccare il trasporto marittimo.

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