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Toscana, epatite C: nuovo farmaco a disposizione dei pazienti senza limitazioni

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Cure ospedaliere: nuovo farmaco per l’epatite C

FIRENZE – «È dalla fine dello scorso anno che i medici toscani possono prescrivere il Sovaldi, il nuovo farmaco contro l’epatite di tipo C, senza alcuna limitazione nelle quantità e nella disponibilità». Così oggi 18 febbraio l’assessore regionale alla Salute Luigi Marroni, in seguito a due interrogazioni presentate l’una alla Camera dei deputati e l’altra in Consiglio regionale in merito a una presunta mancata attivazione in Toscana del trattamento dei pazienti affetti da epatite C dopo l’uscita a livello mondiale del nuovo (e si ritiene più efficace) farmaco.

In Toscana, riferisce una nota, il trattamento con il farmaco Sovaldi (sofosbuvir è il principio attivo) è stato attivato dall’agosto 2014 con un accesso per uso «compassionevole», cioè con la fornitura gratuita da parte del produttore, in seguito al mancato accordo economico tra l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e la ditta produttrice, la Gilead.

Al momento della chiusura della possibilità di ricorrere all’uso compassionevole, cioè all’inizio del dicembre scorso, nella Regione Toscana erano stati approvati 216 trattamenti a fronte di un totale nazionale di 894 trattamenti. «La pronta attivazione dell’uso compassionevole – ha sottolineato l’assessore Marroni – ha permesso la cura immediata dei pazienti più gravi che non avrebbero potuto attendere i tempi della contrattazione economica e della successiva commercializzazione».

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