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#Firenze 2015: su tramvia, stadio e aeroporto ci giochiamo tutto!

Firenze sta scommettendo su una dimensione metropolitana, e già questo ci mette su una prospettiva da capitale europea. Il 2015 sarà un anno ricco di novità, non voglio dire che la crisi è superata, ma diciamo che è finita la discesa libera. E allora dobbiamo investire, partendo soprattutto dalle infrastrutture. I tanti contenitori vuoti sono la scommessa da non perdere: e attenti a non fare l’errore che ha fatto Parigi, spostando nelle periferie la maggior parte delle funzioni.

Ripartiamo dalle piazze, facciamo dei centri storici i luoghi della residenza, del commercio e non solo del turismo e degli stranieri. Dal punto di vista infrastrutturale Firenze sta affrontando tre grandi sfide: aeroporto, tramvia e stadio. Tre “nodi” fondamentali per la nostra città, che da ormai troppi anni stanno alimentando il dibattito pubblico; “oggi” è finalmente arrivato il momento di agire e trovare soluzioni che siano il più possibile condivise. Firenze potrà “competere alla pari” con le altre gr andi città europee solo quando riuscirà ad avere un aeroporto in grado di poter essere considerato tale, in grado di poter permettere l’atterraggio dei “grandi del cielo” ed attrarre nuovi vettori e nuove rotte. Dai dati elaborati dall’Osservatorio Economico Confesercenti, presentati nel mese di dicembre 2014, si evince che gli unici settori che tengono sono quelli legati al turismo. Ecco perchè dobbiamo investire su infrastrutture come l’aeroporto e sui mezzi di trasporto che siano sempre più veloci ed efficienti.

Benissimo la creazione della nuova società unica Toscana Aeroporti: unendo più forze si può crescere e diventare più competitivi. Adesso manca l’ultimo tassello: l’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova pista (i cantieri dovrebbero partire entro agosto per non perdere i finanziamenti dello Sblocca Italia). Speriamo di non perdere questo “ultimo volo”. Non possiamo negare che, da quando è stata inaugurata la tramvia Linea 1, i collegamenti tra il centro di Firenze e Scandicci siano diventati più veloci e agevoli; e sicuramente al termine dei lavori delle due nuove linee della tramvia sarà più facile e semplice raggiungere alcune zone della città. Abbiamo sempre sostenuto il valore strategic o del sistema tramviario a Firenze e nella città metropolitana, al termine si avranno moltissimi vantaggi positivi sia per i residenti che per i commercianti; ma ad oggi con i cantieri aperti il commercio sta vivendo e subendo solo gli aspetti negativi di questa grande opera infrastrutturale. Traffico, difficoltà nel parcheggio, vetrine oscurate e nascoste dai cantieri, negozi inaccessibili; purtroppo a rimetterci sono sempre le PMI, affrontare i disagi legati ai lavori può risultare letale per molte attività.

La sfida che insieme all’Amministrazione dobbiamo vincere è quella di riuscire a dare vita ad un sistema di procedure e provvedimenti che rassicurino e accompagnino le imprese in questa fase eccezionalmente difficile; incentivi alle imprese danneggiate dai lavori, maggiore facilità nell’accesso al credito per le aziende collocate nelle zone interessate dai cantieri. Per quanto riguarda il nuovo stadio, la nostra città si merita una struttura con caratteristiche europee, un luogo di aggregazione vero in cui anche il commercio abbia un ruolo importante, con negozi, ristoranti, bar e attività legate al merchandising della Fiorentina. Fare altro, come in particolar modo centri commerciali e outlet, è un’altra cosa. Siamo in una fase storica e “normativa” in cui, a nostro avviso, il nuovo progetto con i 50.000mq di commerciale e i 10.000mq di ricettivo previsti, non sono dal punto di vista urbanistico “autorizzabili”. La recente Legge 1 sull’urbanistica della Regione Toscana prevede, infatti, limiti molto chiari per grandi insediamenti commerciali. In estrema sintesi: Sì al nuovo stadio, e benissimo l’operazione fatta dal Comune di chiedere alla Fiorentina di fare delle scelte realmente collegate ai bisogni della città; ma no, per quanto ci riguarda, ad un mega outlet delle dimensioni ipotizzate.


Nico Gronchi

Presidente Confesercenti Toscana

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