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Firenze, estorcevano denaro a bar e tabaccherie: tre arresti

Polizia Squadra Volante 113

FIRENZE – La Squadra Mobile della Questura di Firenze ha eseguito stamani 19 febbraio tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre uomini pregidiudicati. Due di loro, padre e figlio rispettivamente di 60 e 32 anni, sono originari della provincia di Salerno, l’altro è un barese di 44 anni.

I tre soggetti sono finiti ai domiciliari con l’accusa di truffa, estorsione e lesioni, commessi nei confronti delle titolari del Bar Pellegrino di piazza Batoni. Perquisiti anche esercizi commerciali, riconducibili alle indagini, come il Bar Marcello di viale Europa, il Bar Cattedrale di via dell’Oriuolo e il Bar Centrale in Largo Alinari.

AGGIORNAMENTO ore 10:45

La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 2013 quando gli indagati si sono accordati con la titolare del bar/tabacchi Pellegrino per costituire una società impegnandosi a rilevare, successivamente, le quote di maggioranza. Al momento della stipula dell’atto la donna è stata, tuttavia, convinta a sottoscrivere un contratto d’affitto a favore di una prestanome già titolare di un’altra attività rimasta anche lei successivamente truffata.

I problemi per le titolari del bar, madre e figlia, sono cominciati immediatamente. Infatti, gli indagati non solo non pagavano il canone mensile ma, quotidianamente, prelevavano gli incassi con ripetute minacce e aggressioni nei confronti delle titolari e di un giovane dipendente del bar.

Ma non basta: all’interno dell’esercizio, al fine di controllare l’attività delle vittime, era stata imposta la costante presenza di un “guardaspalle” dei due salernitani. La gravità della situazione costringeva le donne a chiedere la risoluzione del contratto d’affitto, per la quale gli estorsori richiedevano alle malcapitate la somma di 120.000 euro anche per evitare il fallimento.

La Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobileha ricostruito le diverse fasi della complessa vicenda consentendo alla Procura della Repubblica di Firenze di richiedere ed ottenere l’emissione delle misure cautelari. Contestualmente, sempre a Firenze, sono state eseguite diverse perquisizioni presso alcuni esercizi commerciali riconducibili agli indagati.

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