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Migranti in partenza per un centro di accoglienza

Manzione a FirenzePost: «Per i migranti vogliamo centri di accoglienza regionali hub. La Toscana faccia la sua parte»

Migranti in partenza per un centro di accoglienza
Migranti in partenza per un centro di accoglienza

FIRENZE – «I centri di accoglienza Hub per i migranti? Non decollano. Eppure c’era un accordo Stato Regioni del luglio 2014 che ne assicurava la creazione. Nessuno, tranne l’Emilia Romagna, ha finora provveduto. Le Regioni, Toscana compresa, devono fare la loro parte». Parole di Domenico Manzione, sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione, avvicinato da FirenzePost nel giorno della visita a Firenze del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per inaugurare i corsi alla Scuola Superiore di Magistratura di Castel Pulci.

Domenico Manzione Sottosegretario all'Interno
Domenico Manzione Sottosegretario all’Interno

I flussi di migranti non accennano a diminuire. «Non possono restare tutti a Lampedusa o sulle coste siciliane – dice Manzione – c’è necessità di smistarli quanto prima in altre regioni. E non sempre ci sono luoghi di accoglienza pronti a riceverli, sia per capienza che per competenza».

Solo in Toscana, nell’ultimo mese, siamo a ritmi di 150-200 arrivi di migranti in media per settimana. Proprio nei prossimi giorni, venerdì 27 febbraio, è stata convocata una riunione alla Regione con Enti locali e prefetture, coordinata dalla vice presidente Stefania Saccardi, proprio sull’emergenza immigrazione. E la questione Hub dovrebbe essere quanto meno affrontata.

Ma cos’è l’Hub? Si tratta in pratica di un luogo dove poter offrire una primissima accoglienza e qualificazione a gruppi di migranti. Strutture dalla capienza di un centinaio di posti, dover poter destinare i migranti entro 48 ore dal loro sbarco e dove resterebbero – questo è forse il punto più incerto – un tempo limitato: si parla al massimo di un paio di mesi, quanto servirebbe per definire le domande di protezione. E dopo? I migranti che ne hanno diritto stanno indirizzati ai successivi luoghi di accoglienza e integrazione, compresi i minori non accompagnati.

Secondo l’accordo Stato-Regioni, dove il governo ha stanziato 370 milioni, nell’individuazione di questi Centri Hub si dovrà tener «conto delle caratteristiche socio-economiche del territorio e di eventuali problematiche di ordine e sicurezza pubblica». E qui i problemi aumentano, perché nessuno vuole vedere migranti che vagano per le città in cerca di un mezzo per sopravvivere, ma al tempo nessuno li vuole vicino a casa propria. Ma il problema esiste e non lo si elimina girandosi dall’altra parte. E neanche contare solo sulla disponibilità di strutture private o di assistenza, che, in cambio di circa 35 euro al giorno a migrante, danno un’accoglienza che non potrà essere illimitata.


Sandro Addario

Giornalista

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