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Inchiesta bis per la scorta negata a Marco Biagi, assassinato dalle Br: indagati Scajola e De Gennaro

Scajola e De Gennaro
Scajola e De Gennaro

BOLOGNA – L’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola e l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro risultano indagati per concorso in omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta bis sulla mancata scorta a Marco Biagi, poi ucciso in un agguato delle Br, “sulla base di omissioni e manchevolezze nel quadro della protezione del professor Biagi, che sono state riscontrate dal lavoro d’indagine preciso e corposo fatto dalla Procura di Bologna”.

È quanto ha affermato l’avvocato della famiglia Biagi, Guido Magnisi, che ha ricevuto l’atto di notifica dell’iscrizione al registro degli indagati riguardante Scajola e De Gennaro. “La Procura trasmetterà ora gli atti ad una sezione del Tribunale speciale, che la Corte Costituzionale prevede come anticamera del Tribunale dei ministri” prosegue Magnisi, spiegando che il passo successivo sarà “un interrogatorio” a carico dei due indagati i quali “potranno avvalersi o meno della prescrizione”. “Se si avvarranno della prescrizione – rimarca l’avvocato – la vicenda si chiuderà, altrimenti se rinunceranno alla prescrizione, ci sarà il processo che andrà al Tribunale dei ministri di Roma” poiché all’epoca dell’omicidio Biagi per mano delle nuove Br, il 19 marzo 2002, Scajola era a capo del Viminale.

Scajola e De Gennaro rispondono «in cooperazione tra loro e nell’esercizio delle rispettive funzioni», recita il capo di imputazione, «per imprudenza e negligenza e in violazione degli articoli 1, 2, 5 e 24 della legge 121 del 1981 (ordinamento dell’amministrazione di pubblica sicurezza) e delle circolari ministeriali vigenti in materia di misure di protezione».

«Non abbiamo ricevuto carte, nessun avviso. Quindi non so assolutamente nulla». Lo ha detto all’ANSA Marco Mangia, legale imperiese dell’ex ministro dell’Interno. L’inchiesta bis, di cui è titolare il Pm Antonello Gustapane, prese avvio dal rinvenimento di alcuni documenti in possesso di Luciano Zocchi, ex segretario di Scajola, riaprendo il filone d’indagine dopo l’archiviazione della prima inchiesta. Nell’ambito dell’indagine il pm Gustapane ha sentito, nei mesi scorsi, come persone informate sui fatti, alcuni esponenti di spicco della politica di allora e di oggi tra cui Pier Ferdinando Casini, Roberto Maroni, Maurizio Sacconi, Sergio Cofferati e lo stesso Zocchi.

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