Carnevale di Viareggio: vince il carro contro la violenza sui bambini. Titolo: «Quello che non vorrei vedere»
VIAREGGIO – Da una cornice dorata esce un mostro con una maschera nera, che cerca di afferrare una ballerina che gli danza di fronte: è il carro dal titolo «Quello che non vorrei vedere», di Massimo Breschi, che ha vinto il Carnevale di Viareggio edizione 2015. L’opera denuncia la violenza sui minori.
L’autore del carro, ha dedicato la vittoria ad Aurora, la ragazza di 15 anni morta in un incidente stradale. «L’avrei voluta al mio fianco, spero che l’eco di questa gioia le arrivi fin lassù», ha detto Massimo Breschi.
Secondo classificato: il carro «Il grande freddo», di Gilbert Lebigre e Corinne Roger, che ha come protagonisti Obama e Putin. Al terzo posto: «Bella Ciao», di Roberto Vannucci, sui settant’anni della Resistenza. Quarto: «Mutti la grande madre», di Umberto e Stefano Cinquini, con il cancelliere della Germania, Angela Merkel, che indossa una sorta di guepière e lascia scoperto il seno: la cancelliera dà alla luce tanti piccoli Renzi.
Tra i carri di seconda categoria, la vittoria è andata a Jacopo Allegruci con «E il dolce è servito». Nelle maschere isolate primo posto per «Padiglione Italia», di Luca Bertozzi. Nelle maschere ha vinto «Bergoglio e pregiudizio» di Michele Cinquini e Silvia Cirri.
Dopo un avvio difficile quest’anno per il Carnevale, e con le polemiche per il biglietto a pagamento per i bambini non residenti, grazie anche al tempo bello, il botteghino ha sorriso, tanto che il bilancio dell’edizione 2015 è in pareggio: l’incasso complessivo, alla fine, è di 395 mila euro e per il commissario Stefano Pozzoli si può parlare di scommessa vinta.
Del resto quest’anno la Regione Toscana è intervenuta con un massiccio finanziamento di denaro pubblico – 1,2 milioni di euro – per non pregiudicare il Carnevale, gravato dal pesante dissesto finanziario del Comune di Viareggio che registra un passivo di 53 milioni di euro. Per il 2016 e ancora per il 2017 la Regione ha già previsto di stanziare per il Carnevale ulteriori 200 mila euro ogni anno. I riflessi del Carnevale di Viareggio non riguardano solo l’immagine della Toscana nel mondo: attorno all’evento vi lavorano 25 aziende artigiane e mille persone, lungo tutto l’arco dell’anno, creando un indotto calcolato in circa 20 milioni di euro.
In coincidenza con la conclusione dei Corsi mascherati, è stato presentato nella «capitale» versiliese il manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio 2016. Porterà la firma di Anna Bulycheva, illustratrice e graphic designer russa. Il manifesto è il risultato del contest organizzato dall’Istituto Europeo di Design di Firenze insieme alla Fondazione Carnevale di Viareggio. Anna Bulycheva ha lavorato per Nokia, Christian Dior, Jewelry e Paco Rabanne. Tra gli autori dei manifesti delle passate edizioni del Carnevale: Arnaldo Pomodoro, Sandro Luporini, Jean Michel Folon, Sergio Staino.