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Isis: ora arrivano le minacce ai fondatori di twitter e di facebook

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L’Isis minaccia il fondatore di Twitter e i suoi dipendenti con un appello diffuso da un sito web (justpaste.it) registrato in Italia e ripreso da BuzzFeed. Nel messaggio jihadisti e simpatizzanti dello Stato Islamico vengono esortati a uccidere Jack Dorsey e tutti quanti lavorano per il social network a 140 caratteri. A scatenare questa minaccia globale sono state le cancellazioni degli account dei seguaci del Califfato, un’operazione che gli jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi non hanno gradito essendo Twitter uno degli strumenti di diffusione della loro propaganda.

Nel post in arabo, il volto di Jack Dorsey, l’uomo che ha inventato i “cinguettii”, viene mostrato al centro del mirino di un fucile di precisione. La vostra guerra virtuale contro di noi provocherà una guerra reale contro di voi” è la minaccia rivolta al fondatore di Twitter e ai suoi dipendenti. In gennaio, dopo il post con il quale Mark Zuckerberg aveva espresso la propria solidarietà a Charlie Hebdo, alcune minacce erano state inviate anche al Ceo di Facebook.

Twitter ha dichiarato all’emittente statunitense Cnbc che sta collaborando con “le agenzie di sicurezza pertinenti” al fine di verificare l’autenticità delle minacce. La minaccia jihadista parla di “una guerra destinata a fallire”, quella dell’Occidente che si è impegnato in un conflitto non suo, afferma che i “leoni” arriveranno a togliere il fiato e che dopo la morte non ci sarà alcuna resurrezione: “Hey Jack – continua il post rivolgendosi al fondatore di Twitter – come proteggerai i tuoi dipendenti quando i loro colli diventeranno un obiettivo ufficiale per i soldati del califfato… cosa dirai alle loro famiglie?”

La strategia comunicativa dello Stato Islamico prosegue con la solita strategia. Il riferimento alla violenza e il collegamento a grandi nomi mirano a raggiungere l’obiettivo di far parlare del Califfato in tutto il mondo.

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