
Toscana, Consiglio regionale: ultima seduta sabato 28 marzo. Per reintrodurre gruppi di un solo consigliere. E tentare un blitz sulla legge elettorale
FIRENZE – La data delle elezioni regionali, fissata dal Consiglio dei ministri per domenica 31 maggio, costringerà il Consiglio regionale della Toscana a fare lo straordinario. Cioè a fissare l’ultima seduta di sabato: esattamente sabato 28 marzo.
STATUTO – Il motivo? Non banale dal punto di vista dei consiglieri. Perché proprio quel giorno scade la possibilità di approvare in seconda lettura la riforma statutaria che comprende varie novità, ma soprattutto una che sta a cuore a molti consiglieri uscenti che sperano di rientrare a Palazzo Panciatichi dopo le elezioni: il ripristino dei gruppi monocellulari. Ossia i gruppi politici rappresentati in consiglio, formati da un solo consigliere. Non basta: si sussurra anche della possibilità di un blitz sulla legge elettorale: forse per abolire il listino dei privilegiati (ossia quei consiglieri che passerebbero automaticamente, senza raccogliere preferenze) e, soprattutto per abbassare le soglie di accesso al Consiglio regionale. Oggi sono fissate al 10% per le coalizioni, al 5% per le liste che si presentano da sole, al 3% per le liste che fanno parte di una coalizione.
SOGLIE – L’obiettivo? Abbassare soprattutto la soglia per le coalizioni dal 10% all’8%. Ma è ovvio che, in quel caso, i piccoli partiti possano chiedere di abbassare anche le soglie minime. Scenario possibile? Di sicuro sarebbe l’ultima chance, per molti, consiglieri uscenti, di agganciarsi a una speranza. I gruppi monocellulari vennero aboliti una decina d’anni fa perché troppi consiglieri, magari eletti in grandi partiti politici, avevano preso l’abitudine di staccarsi per fare gruppo autonomo: ottenendo la prebenda da capogruppo, uffici e personale. Con l’attuale statuto soltanto chi è l’unico eletto di una lista può fare gruppo a se. Altrimenti occorre accomodarsi nel gruppo misto. Perché il cambiamento? Semplice: per superare le soglie di sbarramento (5% per chi presenta una lista solitaria, 3% per le liste in coalizione) si stanno formando in questi giorni varie alleanze che potrebbero avere solo fini elettorali. Dopo, se eletti, i consiglieri usciti da liste di larghe intese potrebbero così riprendere l’identità politica originaria.
SEGGI – La giustificazione? Che il prossimo consiglio non avrà 55 seggi ma soltanto 40. E questa riforma statutaria può passare soltanto se approvata in extremis, cioè il 28 marzo. Perché? I consiglieri in carica furono eletti il 28 marzo 2010, quindi il 28 marzo 2015 scadono i cinque anni esatti del loro mandato. Prima della seduta finale del 28 marzo (raramente l’assemblea toscana si è riunita di sabato), il Consiglio regionale si riunirà anche il 23 e 24 per gli ultimi provvedimenti di fine legislatura. Quanti? L’ordine del giorno non è stato ancora definito, ma òla discussione è accesa. C’è il tentativo di non lasciare fuori nulla. Perché sono le ultime “corse” prima del rien ne va plus.
