Eclisse di sole 2015: in diretta tutte le fasi sul cielo di Firenze. Come osservare il fenomeno senza rovinarsi la vista
FIRENZE – Tutti a testa in su stamani 20 marzo 2015, per assistere alla prima eclissi di Sole del secolo in Italia. A Firenze l’ora d’inizio della (parziale) copertura del Sole da parte della Luna sarà alle 09,24 con una massima oscurità (calcolata quasi al 60%) alle 10,33. Poi gradualmente l’ombra della Luna si allontanerà e alle 11,44 il Sole tornerà a splendere completamente.
Sarà possibile seguire «in diretta» tutte le fasi dell’eclissi sul cielo di Firenze, cliccando qui in collegamento con l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.
Assisteremo dunque ad una «parte» dell’eclissi di sole che sarà invece totale nei pressi delle danesi isole Faroe e delle norvegesi isole Svalbard, a centinaia di chilometri da Capo Nord. Anche in Italia, da nord a sud si passerà da una copertura del 67% ad Aosta ad una del 40% a Ragusa. Un fenomeno che interesserà l’Europa fino alle coste africane e una parte dell’Asia occidentale.
Le previsioni meteo sono buone in Toscana:sereno o poco nuvoloso, con leggere e transitorie velature in qualche zona della regione. Una premessa per uno spettacolo da non perdere, specie nell’ora di «punta» : le 10,30 circa. Ma attenzione ai rischi per la vista.
COME GUARDARE IL SOLE
Non bastano i comuni occhiali da sole. Sono indispensabili invece occhiali usati dai saldatori (in questi ultimi giorni quasi introvabili nei negozi di ferramenta) oppure (qualche negozio ne ha ancora) le lenti di vetro oscurate che gli stessi saldatori applicano alle maschere di plastica che usano durante il loro lavoro. Altrettanto efficaci sono speciali occhiali in vendita nei negozi di ottica. Diffidare sempre dalle imitazioni ed in particolare da prodotti privi del marchio di sicurezza europea «CE», che possono essere nocivi alla salute, specie se venduti da fornitori improvvisati di strada. Stessa avvertenza per l’uso di apparecchiature fotografiche o videocamere, cui vanno applicati speciali filtri.
Massima cautela anche nell’uso di pezzi di vetro oscurati con una candela, come facevano i nostri nonni. O anche utilizzando la lastra di una radiografia. Nel primo caso c’è da tener presente che la «bruciatura» del vetro è sempre leggera e può esaurirsi rapidamente, anche passandoci un panno o più semplicemente di mano in mano. Nel caso della radiografia bisognerebbe sempre ricordarsi (cosa non facile) di guardare solo attraverso la parte scura della lastra. Ma quando si ha – ad esempio – a disposizione la radiografia di un braccio, quest’ultimo appare bianco sulla lastra stessa. E guardando – pur di sfuggita – attraverso quel punto il danno alla vista è già fatto.
RISCHI PER LA VISTA
«Il danno agli occhi per chi punta il sole senza una valida protezione è uno solo: la bruciatura della parte centrale della retina (la macula). Un danno irreversibile che resta per tutta la vita» dice a FirenzePost il dottor Paolo Santoro, già primario dell’UO di oculistica dell’ospedale Palagi di Firenze. Sul momento è difficile rendersene conto, non c’è dolore, ma nel giro di poco al centro dell’occhio si avverte un «puntino» (più o meno grande secondo quanto è durata l’esposizione al sole) che danneggia la vista al punto da poter abbassare anche il grado di diottria. Quanto tempo basta per «bruciarsi» un occhio? «Pochissimo, dipende da quanto una persona si ostina a voler fissare il sole senza precauzioni – dice il dottor Santoro – ma parliamo sempre di secondi o al massimo di minuti. È per questo che diciamo sempre che il sole va visto non solo con gli occhi, ma anche con il … cervello».
