Corruzione: ecco il decalogo di Cantone e Padoan
Un piano anticorruzione nelle società pubbliche. Il ministero dell’Economia e il presidente dell’Autorità anticorruzione presentano il decalogo con le norme contro il malaffare nelle aziende di Stato. Una direttiva a doppia firma, Pier Carlo Padoan e Raffaele Cantone. Obiettivo? Garantire massima trasparenza nella vita e nelle scelte operative delle società partecipate e controllate dal Tesoro. Un testo che diventerà una bibbia anche per le società che fanno capo agli enti locali.Una sfida alla corruzione con regole che si applicheranno subito alle aziende non quotate e, tra qualche settimana, dopo un confronto con la Consob, anche alle quotate e a quelle che che emettono titoli scambiati sui mercati regolamentati.
CANTONE – Imprese strategiche nell’economia italiana come Rai, Anas, Eni, Enel, Finmeccanica, Poste e Ferrovie, dovranno fare i conti con le indicazioni stringenti della famosa legge Severino, con il decreto Madia e con le nuove norme sulla trasparenza.Non si tratta di norme “salvifiche” ma di “anticorpi sani” contro il mal costume nelle amministraioni pubbliche, ha commentato Cantone, sottolineando che sul piano della prevenzione “è stato fatto tantissimo”, ma “resta ancora molto da fare”.
PADOAN – Dal canto suo il titolare di via Venti Settembre ha auspicato che la direttiva “non resti lettera morta” perché si tratta di una “riforma profonda”. Oggi, ha detto, “parliamo di una riforma strutturale profonda che avrà risultati in termine di benessere perchè cambierà i comportamenti”. La lotta alla corruzione, ha aggiunto il ministro, “è di rilievo assoluto in tutte le amministrazioni”, soprattuto in questi tempi di crisi. “Occorre tutelare l’interesse pubblico – ha insistito Padoan – occorre una corretta gestione delle aziende pubbliche”.
NORME – Tra le norme contenute nel decalogo, la rotazione degli incarichi, rigide incompatibilità e ampia tutela per chi svela il malaffare, e la nomina di un responsabile anticorruzione. La direttiva Mef-Anac per le società controllate o partecipate dal Tesoro o da enti pubblici, presentata oggi, resterà in consultazione pubblica sul sito dell’autorità Anticorruzione da domani fino al 15 aprile. In questo lasso di tempo i soggetti interessati potranno far pervenire osservazioni o richieste di intervento che saranno valutate. Dopo la fase di consultazione la direttiva acquisterà efficacia.
FONDAZIONI – La direttiva anti-corruzione nelle società pubbliche si applicherà anche “alle società atipiche come le Fondazioni, troppo spesso usate come strumento per non adeguarsi”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, presentando le linee guida al ministero. Chiederemo alle Fondazioni controllate – ha detto – di comportarsi come enti pubblici, chiederemo il rispetto delle norme di trasparenza e delle regole anticorruzione. Dovranno nominare un responsabile alla trasparenza”.
DDL – Il disegno di legge anticorruzione potrebbe arrivare nell’Aula del Senato non prima di domani. Entro stasera, infatti, il governo dovrebbe chiedere il voto di fiducia sul ddl Banche ed è molto probabile che questo avvenga nel tardo pomeriggio quando sarà più agevole garantire una maggior presenza di senatori in Aula. Quindi la discussione generale sul provvedimento anticorruzione, all’ordine dei lavori di oggi, potrebbe slittare a domani mattina.
Link al sito Anticorruzione
Slimane.Melab
Sono convinto che la corruzione è il virus più lungo e solido del cancro che ha colpito molti stati e sono ancora convinto di più che la crisi e la caduta economica è anche figlia di questa corruzione e concussione senza termini e senza limiti. La strategia inventata dal signor Padoan è sicuramente di grandi interessi per tutto il collettivo e renderebbe sicuramente la trasparenza sul lavoro e le transazioni finanziarie. In secondo luogo dovrebbe anche intensificare sulla severità e rigidità sulle sanzioni. A mio avviso è tutto relativo. Quando la giustizia funziona sulla strada giusta anche gli altri settori dovrebbero andare correttamente.