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Omicidio stradale: manifestazioni in 23 città. Anche a Firenze, con il sindaco Nardella

Presidio omicidio stradale
Presidio omicidio stradale

FIRENZE – “Far capire che la legge sull’omicidio stradale va fatta e va fatta subito perché troppe persone continuano a perdere la vita sulle strade”. Stefania Lorenzini Guarnieri spiega così la manifestazione svoltasi questo pomeriggio, contemporaneamente, in 80 città. È la mamma di Lorenzo Guarnieri, il 17enne che perse la vita a Firenze nella notte tra il primo e il 2 giugno 2010. A lei e al marito Stefano Guarnieri, qualche mese dopo, l’allora sindaco Matteo Renzi lanciò l’idea di una raccolta di firme per una proposta di legge popolare per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Oltre 80 mila furono le firme raccolte, la prima di Renzi, ma ancora la legge non è stata approvata.

RENZI – “La novità di quest’anno è che c’è una promessa del presidente del Consiglio per farla approvare”, spiega Lorenzini che, insieme all’associazione Gabriele Borgogni e ai Sostenitori e amici della polizia stradale, ha organizzato il presidio a Firenze. manifestazioni analoghe si sono svolte in molte altre città d’Italia “E’ un problema urgente perché ci sono ancora troppi morti sulle strade, 10/12 al giorno – prosegue Lorenzini – e quasi tutti sono causati da pirati della strada, da persone sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcool, oppure da chi guida senza limiti”. “La verità è che nessuno ha mai avuto una pena detentiva: il reato di omicidio stradale oltre a garantire giustizia ai familiari delle vittime potrebbe funzionare da deterrente” conclude.

NARDELLA – Alla manifestazione ha portato il suo saluto il sindaco Nardella, che sul suo profilo di facebook ha scritto un lungo post dove, tra l’altro, si legge: “Il tempo dell’impunità per chi provoca la morte sulle strade deve finire. Chi si mette alla guida deve essere consapevole che il proprio comportamento può rappresentare un pericolo per sé e per gli altri. Dobbiamo partire dalla responsabilità, sostenere strumenti normativi adeguati e rafforzare controlli e sanzioni”.

SENATO – Intanto oggi riparte in Commissione Giustizia del Senato l’esame del ddl contro i pirati della strada e per inserire nell’ordinamento il reato di omicidio stradale. Il senatore del Pd, Giuseppe Cucca, presenterà in Commissione il testo unificato che tiene contro delle varie proposte di legge presentate in materia e il presidente della Commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, aprirà la fase emendativa.

RECLUSIONE – Il testo unificato che introduce il reato di omicidio stradale prevede che: “Chiunque ponendosi alla guida di un autoveicolo o di un motoveicolo o di altro mezzo meccanico in stato di ebbrezza alcoolica o di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope cagiona per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da 8 a 12 anni”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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