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Airbus Germanwings precipitato sulle Alpi francesi: ritrovata la scatola nera ma il mistero resta

L'Aereo precipitato
L’Aereo precipitato

PARIGI – Una prima scatola nera, quella che registra le conversazioni nella cabina di pilotaggio – il cosiddetto «voice recorder» – è stata recuperata. Ma è danneggiata. Questo un primo ma ancora incompleto risultato delle ricerche dei resti dell’Airbus A320 Germanwings, precipitato ieri sul massiccio dei Trois-Eveches, sulle Alpi francesi al confine con l’Italia, in Alta Provenza.

I soccorritori hanno ripreso all’alba di oggi 25 marzo, infatti, le operazioni di ritrovamento di ciò che resta dell’aereo della compagnia tedesca. Il velivolo, che era in volo da Barcellona verso Dusseldorf, trasportava 150 persone: sono tutte morte. È la prima sciagura aerea nell’era delle compagnie low cost in Europa.

Dopo il ritrovamento della prima scatola nera danneggiata si cerca ora la seconda. E il mistero su cosa sia successo all’Airbus resta intatto. A Seyne, intanto, il comune più vicino al luogo della catastrofe, è stata allestita una camera ardente per accogliere i corpi dei passeggeri che potranno essere recuperati.

La compagnia Germanwings ha fatto sapere che a bordo si trovavano 67 cittadini tedeschi, due dei quali erano bambini, e 16 erano studenti adolescenti, di ritorno dopo uno scambio culturale con loro coetanei di alcuni licei spagnoli.

Secondo la vicepresidente del governo spagnolo Soraya Sainz Santamaria, nella lista passeggeri figurano «45 persone che hanno cognomi spagnoli», la cui identità, però, non è stata ancora verificata. A bordo sarebbero stati presenti anche un passeggero britannico, due cittadini australiani, due colombiani, due cittadini giapponesi, un danese, un belga, due argentini e forse due messicani.

E rimane ancora senza spiegazione il fatto che l’aereo sia sceso di quota per lunghi otto minuti, senza che i piloti abbiano lanciato alcun SOS. «La perdita di quota rapida dell’aereo è al momento non spiegata» dichiara i magistrati transalpini che indagano sul caso. «Non c’è stato alcun contatto radio da quando l’aereo è sceso di quota».

Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca di cui Germanwings è filiale, al momento esclude altre piste che non siano quelle dell’incidente. «A questo stadio noi riteniamo che si tratti di un incidente, ogni altra ipotesi diventa speculazione» ha dichiarato Heike Birlenbach, vicepresidente di Lufthansa. L’A320 è considerato un aereo molto sicuro ed è molto utilizzato dalle compagnie aeree di tutto il mondo. Il pilota aveva «più di 10 anni» d’esperienza e «oltre 6mila ore di volo» sulle spalle. L’aereo aveva 25 anni e aveva subito una forte revisione nel 2013. Dopo l’incidente, alcuni degli equipaggi di Germanwings hanno deciso di non decollare e questo ha comportato la cancellazione di alcuni voli.

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