Airbus Germanwings: il copilota che ha provocato la strage era depresso. D’ora in poi sempre due piloti in cabina
PARIGI – Andreas Lubitz, 27 anni, il primo ufficiale dell’Airbus A320 della Germanwings che avrebbe a quanto pare deliberatamente fatto precipitare il velivolo, era considerato un pilota brillante, tanto da aver ricevuto nel 2013 il Certificato di Eccellenza della FAA – la Federal Aviation Administration, l’ente che regola l’aviazione Usa.
Però nascondeva un inquietante segreto: anni fa era stato depresso. Secondo le rivelazioni di una cara amica, aveva avuto una sorta di «burnout». E aveva interrotto la formazione come pilota per molti mesi. Una cesura, nel percorso professionale, citata anche dall’ad di Lufthansa Carsten Spohr, in conferenza stampa. Lubitz «aveva superato tutti i test medici e psichici ed era atto al volo al 100%», ha dichiarato Carsten Spohr, spiegando che l’unica cosa che risulta è che «aveva iniziato l’addestramento nel 2008 e sei anni fa l’ha interrotto per un periodo piuttosto lungo. Alla ripresa – ha specificato – sono stati ripetuti tutti i test che si fanno abitualmente».
I controlli medici, inclusi quelli psicologici e psichiatrici, sono a cura di medici certificati. Gli interessati devono avere i requisiti per la qualifica Aem, cioè Aeronautical Medical Examiner, e operare in strutture a loro volta certificate. I controlli che si fanno sono dei normali check-up, per accertare che lo stato di salute sia compatibile con quanto si richiede a un pilota. Per quanto riguarda l’aspetto psicologico si fa qualche domanda solo in occasione della prima visita, e successivamente si ripete la visita solo se l’interessato mostri qualche segno di squilibrio.
Intanto vengono ridiscusse le regole di sicurezza, introdotte dopo l’attentato dell’11 settembre 2001, che prevedono sostanzialmente che la cabina di pilotaggio, il cosiddetto cockpit, sia sostanzialmente blindato per impedire ingressi dall’esterno. Adesso le principali compagnie aeree (Alitalia, Air Canada, EasyJet e Norvegian) hanno già stabilito che in cabina di pilotaggio debbano sempre rimanere non meno di due persone.