Disoccupazione: cresce ancora. Quella giovanile è diventata una piaga italiana. Perché in Europa è in calo
ROMA – I dati Istat sull’occupazione gelano l’ottimismo del Governo. Il tasso di disoccupazione torna a salire al 12,7% a febbraio, dopo il ”forte calo” di dicembre e l’ulteriore diminuzione di gennaio. Lo rileva l’Istat nei dati provvisori segnalando un aumento di 0,1 punti sul mese e di 0,2 punti sull’anno, che riporta il tasso al livello di dicembre. I disoccupati sono 23 mila in più.
GIOVANI – Dato ancor più preoccupante quello della disoccupazione giovanile, che continua ad aumentare in Italia. A febbraio, secondo i dati Eurostat, è al 42,6%. Solo in Grecia (51,2% a dicembre) e Spagna (50,7%) è più alta. A gennaio era al 41,2% e nel febbraio 2014 era al 42,5%. Risulta in calo di 1,1 punti la media dell’Eurozona (22,9%) che nel febbraio 2014 era al 24,0%. Nella Ue-28 la disoccupazione per i giovani fino a 25 anni è al 21,1%, invariata rispetto al mese precedente, ma giù di 1,8 punti in dodici mesi-
EUROPA – In Europa invece la disoccupazione diminuisce. In febbraio i disoccupati erano 23,887 milioni, di cui 18,204 nell’Eurozona : rispettivamente, 91 mila e 49 mila in meno rispetto al mese precedente, e 1,547 milioni in meno rispetto al febbraio del 2014 (643 mila nell’Eurozona). I paesi con piu’ disoccupati sono sempre Spagna (23,2%) e Grecia (26%, dato di dicembre) mentre quelli con il tasso piu’ basso sono Germania (4,8%) e Austria (5,3%). Negli Stati Uniti, il dato di febbraio e’ pari al 5,5%.
OPPOSIZIONE – L’opposizione parte all’attacco chiedendo le dimissioni di Poletti, mentre Susanna Camusso per la Cgil osserva che «Bisognerebbe smetterla di dire che la ripresa è dietro l’angolo perché non si può continuare a sostenere che la situazione sta migliorando, che stiamo risalendo la china se la disoccupazione continua a salire e se anche per chi lavora, le loro condizioni continuano a peggiorare”.
BOCCIA – Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera afferma: “Si potrebbe fare della facile ironia se non si stesse parlando dei nuovi dati diffusi oggi dall’Istat sulla disoccupazione; dati prematuri per esprimere un giudizio definitivo, anche se poco rassicuranti nonostante i proclami del ministro Poletti dei giorni scorsi”.
Dunque in barba alle entusiastiche previsioni del governo, non si vede ancora alcun frutto per l’approvazione del Jobs Act, per gli sgravi per le imprese, le agevolazioni per le assunzioni. L’occupazione in Italia non riprende, anzi la situazione peggiora sempre più. Prima o poi forse gli italiani si stancheranno delle promesse e guarderanno solo ai fatti concreti, e allora per il governo saranno dolori.