
Scoppio del Carro, Pasqua 2015: volo perfetto della colombina (che forse verrà recapitata a Matteo Renzi direttamente a Palazzo Chigi)

FIRENZE – Volo perfetto: la colombina ha acceso il Carro del fuoco, il mitico Brindellone, sistemato fra il Duomo e il Battistero, ed è tornata indietro senza pause, né sussulti. Volo perfetto: di ottimo auspicio per Firenze e il suo circondario, ossia la campagna colpita l’anno scorso dalla mosca dell’olivo, dalle gelate, dalle devastazioni del vento. E c’era anche stamani, Pasqua, un vento gelido a consiliare di alzare baveri e tenere in testa berretti e cappucci. Ma il suo “raccolto”, la Firenze contemporanea, l’ha ottenuto: strade piene di turisti. Uffizi, Galleria dell’Accademia e musei statali presi d’assalto: ore di coda per poter entrare, anche considerato che, essendo la prima domenica del mese, l’ingresso è gratuito. Una festa in tutti i sensi.
TRADIZIONE– La colombina, accesa dal fuoco sacro (scaturito dalle pietre focaie del Santo Sepolcro, che la tradizione vuole siano state portate a Firenze da Pazzino de’ Pazzi dopo la prima crociata) è partita dall’altare maggiore della Cattedrale, benedetta dall’arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori, ed è tornata indietro regolarmente, fra gli applausi e il segno della croce dei fedeli. Eppoi che fine ha fatto quella sagoma bianca a forma, appunto, di colomba? Ecco, nei due anni precedenti era stata portata via da Matteo Renzi, prima nelle vesti di sindaco di Firenze (2013) e quindi di presidente del consiglio (2014. Stavolta Renzi non si è fatto vedere. Ma chissà che non si sia fatto inviare ugualmente la colombina direttamente a Palazzo Chigi. Nel 2013 la colombina non tornò all’altare maggiore. Cattivo presagio? Il cardinale Betori commentò: “Forse è stata colpa dell’ultimo operaio bersaniano…”. In quel momento, Renzi stava prendendo le redini del Pd. E del potere nel Paese. Volle portare la colombina in Palazzo Vecchio. Un gesto che gli portò benissimo: all’avvio del 2014 diventò presidente del consiglio, dopo aver rassicurato il predecessore, Enrico Letta: “Stai sereno”.

NARDELLA – L’anno scorso, Pasqua, 2014, da presidente del consiglio, Rnzi rivolle la colombina: per portarla a Palazzo Chigi. Verosimile, anche se non ci sono certezze, che anche stavolta voglia conservare il simbolo della Pasqua fiorentina. Di una Firenze afflitta da tanti problemi, ma spinta dalla speranza. E dalla voglia di andare avanti. Gremitissime, come sempre, le strade limitrofe a piazza del Duomo vie limitrofe per assistere allo spettacolo, preceduto dal corteo della Repubblica fiorentina, con il sindaco, Dario Nardella, e il Gonfalone. Tanti i fedeli, cellulari in bella vista, per riprendere il volo della colombina, anche in Cattedrale, dove dopo lo Scoppio del carro è stata celebrata la messa dal cardinale. Unico neo, l’abbiamo detto, il cielo grigio, ma fortunatamente non c’è stato bisogno degli ombrelli. Poi, dopo lo Scoppio del Carro e la messa, la corsa a tavola. Ristoranti pienissimi. Ma assalite anche le trattorie fuori città. Molti rutisti resteranno anche per Pasquetta: con la speranza che torni il sole, come ha promesso, a Firenze Post, il meteorologo e climatologo Giampiero Maracchi.
