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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2015%2F04%2FAl Centro La Leader Cgil Susanna Camusso Foto Twitter Giovanni Esposito

Province, la Cgil pronta allo sciopero generale contro la riforma

Al centro la leader Cgil, Susanna Camusso (foto Twitter - Giovanni Esposito)
Al centro la leader Cgil, Susanna Camusso (foto Twitter – Giovanni Esposito)

ROMA – L’unica riforma avviata dal governo in tema di enti locali, quella delle Province, sembra ancora in alto mare. Il senso della manifestazione nazionale dei sindacati che si è svolta a Roma, oggi 11 aprile, è stato sintetizzato dal segretario della Cgil, Susanna Camusso: «A tutt’oggi non è chiaro dove vanno le funzioni delle Province per questo chiediamo che ci sia una decisione per un provvedimento che salvaguardi e ristabilizzi i precari che sono in questi enti». I sindacati hanno annunciato di essere pronti da lunedì prossimo 13 aprile a occupare le sedi delle Province e delle Regioni per protestare contro la riforma Delrio, denunciando che ci sono 54 mila dipendenti a rischio stipendio perché le province non hanno più risorse per pagarli.

CISLE UIL – «Siamo pronti a bloccare qualsiasi trasferimento coatto e i processi di mobilità – ha detto il segretario generale della Cisl Fp, Giovanni Faverin -, perché il Governo deve rinviare la data di trasferimento, in quanto è l’unico modo per costringere le regioni e i comuni a fare una vera riforma. Bisogna spostare i termini a giugno, meglio a fine anno». «Con questa riforma – ha proseguito il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo – saranno i cittadini a pagare perché una serie di servizi che forniscono le province quest’anno non sono stati erogati. Quella di oggi è la prima di una serie di manifestazioni che saranno sempre più forti: siamo pronti anche all’occupazione dei posti di lavoro».

CGIL – «Chiediamo all’Esecutivo – ha concluso il segretario generale della Cgil Fp, Rossana Dettori – di non fare scelte che mettono a rischio i servizi resi ai cittadini. La confusione è davvero totale: l’unica certezza è che ci sono 20 mila esuberi anche se non sappiamo come siano stati definiti». Per queste ragioni Dettori chiede «un incontro al Governo, e non escludiamo la proclamazione di uno sciopero generale se non ci sarà una risposta immediata». «Lunedì – ha concluso la Dettori a margine della manifestazione a Piazza SS. Apostoli a Roma – ci aspettiamo una convocazione da parte del Governo».

SUSANNA CAMUSSO – Riguardo le funzione delle Province, Susanna Camusso ha evidenziato che «qualcuno le rimanda alle leggi regionali, altri parlano delle Città metropolitane. Però – ha aggiunto – siamo nella condizione per cui servizi che fanno le Province, come la manutenzione delle scuole, non si capisce a chi vanno e, quindi, si disperdono dei servizi che sono importanti per i cittadini». «Oggi – ha concluso Camusso rispondendo sulla possibilità di uno sciopero generale – cominciamo una lotta che vuole avere dei risultati e che utilizzerà tutte le forme possibili».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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