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Prodotti alimentari: arriva la certificazione di garanzia

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Lorenzo Guariento

FIRENZE – Tradizione e innovazione, consapevolezza e sicurezza. Sono le parole chiave di ItforItaly, start up toscana che mira a fornire informazioni sui prodotti made in Italy per tutelare consumatori ed imprese dagli alimenti troppo spesso “spacciati” per italiani. Mettere in contatto consumatori e aziende, smascherare gli alimenti stranieri o comunque non garantiti che si fregiano di nomi italiani, andare oltre l’etichetta è lo scopo della piattaforma web, social e app, che è stata presentata oggi alla Tenuta Ruffino Poggio Casciano a Bagno a Ripoli, presenti Lorenzo Guariento, Amministratore delegato della Società e Achille Tonani, che ha presentato uno studio su quanto l’Italian sounding (imitazione del prodotto italiano) danneggia le imprese italiane, .

La logica dietro di ItforItaly è snella e intuitiva: il sistema utilizza etichetta, barcode, app, web e social, tutti network che sono già patrimoni delle aziende e del consumatore. Connettendoli realizza un ecosistema di informazioni unico e imprescindibile. Ma ecco il funzionamento in breve: alle aziende basterà registrarsi per poter pubblicare informazioni e dettagli sulla propria storia, le proprie caratteristiche distintive e autentiche e notizie sui propri prodotti. Il sito dell’azienda è www.ItforItaly. it. Ai consumatori, una volta scaricata l’app, sarà sufficiente inquadrare il barcode del prodotto per accedere a tutte le info inserite dall’azienda. Non solo, ItforItaly, grazie a partner riconosciuti e specializzati, offre alle imprese un ulteriore step di certificazione, oltre all’autocertificazione con cui si iscrivono e descrivono sulla piattaforma.

Questo significa che con un click da smartphone il consumatore potrà decidere in tempo reale cosa mettere nel carrello e cosa no, cosa intende gustare e cosa preferisce non provare perché non affidabile. Il servizio, ovviamente senza frontiere, sarà utile per le aziende per poter difendere i propri prodotti anche oltreconfine, dove l’imitazione del made in Italy fa concorrenza sleale alla reale produzione in arrivo dal nostro Paese. In questo caso infatti sarà lo stesso consumatore a segnalare i prodotti sospetti, che verranno poi analizzati da una struttura investigativa collegata a ItforItaly. Il secondo step sul mercato estero prevede iniziative commerciali che permetteranno di mettere in contatto le aziende italiane con le strutture distributive per poter “riempire gli scaffali” lasciati vuoti dai prodotti-frode.

La app sarà disponibile a partire dal 1 maggio, in concomitanza con l’apertura di EXPO 2015, ma le aziende possono già registrarsi e inserire i propri prodotti e le proprie caratteristiche distintive.

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