Prato, Stefan: arrestati i titolari dei grandi magazzini. L’accusa: «È bancarotta fraudolenta»
PRATO – Giuseppe Videtta, 58 anni, ex amministratore di Stefan srl, la catena di grandi magazzini arrivata a contare 70 punti vendita fra Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Liguria – attualmente in amministrazione straordinaria -, è stato arrestato nella mattina di oggi 16 aprile insieme alla figlia Stefania, 36 anni, nell’ambito di un’inchiesta di Guardia di Finanza e della procura di Prato per bancarotta fraudolenta e frode fiscale. Insieme a padre e figlia, indicati come titolari di diritto e di fatto di Stefan, residenti a Pistoia, sono iscritti nel registro degli indagati altri due imprenditori e sei professionisti, componenti del collegio sindacale dell’azienda.
MAXI PERDITE – L’operazione, denominata, «Zio zero», condotta dalle fiamme gialle della polizia tributaria di Prato diretti dal pm Antonio Sangermano, ha preso avvio, si spiega dalla Gdf, dalla segnalazione di alcune operazioni sospette che, per l’accusa, avrebbero poi cagionato alla Stefan uno stato passivo di oltre 150 milioni di euro.
LE ACCUSE – L’accusa contesterebbe la spoliazione di beni aziendali, distrazioni di ingenti liquidità di cassa – realizzate anche facendo funzionare a nero alcune casse dei negozi – e la correlata falsificazione dei bilanci. Le verifiche fiscali, è stato ancora spiegato, avrebbero portato alla rilevazione di violazioni tributarie e previdenziali per oltre 33 milioni di euro.
SEQUESTRO PREVENTIVO – Il gip di Prato ha disposto anche il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca delle disponibilità patrimoniali e finanziarie degli arrestati fino al raggiungimento di un valore di 10 milioni di euro. Nella mattinata di oggi sono state inoltre eseguite una serie di perquisizioni nelle province di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia. Le indagini sono state condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche.