Accademia dei Georgofili: garantire un reddito dignitoso agli agricoltori
Ritorno alla terra. E non sembri l’auspicio dell’astronauta Samantha Cristoforetti. No, sto parlando evidentemente di un ritorno all’agricoltura, alla cura dei campi. E’ fondamentale per il benessere comune. L’Accademia dei Georgofili, dalla sua fondazione, nel 1753, ha sempre avuto come obiettivo quello di contribuire al benessere pubblico (come dice il suo motto “Prosperitati Publicae Augendae”). Allora, nella Toscana granducale, le sfide da affrontare erano le bonifiche nelle pianure malariche, la regimazione delle acque, la sistemazione dei suoli, il miglioramento della vita della popolazione attraverso un miglioramento dell’agricoltura e dell’allevamento.
CLIMA – Oggi, l’obiettivo è rimasto immutato ma le questioni si sono notevolmente complicate ed amplificate. I problemi della modernità quali la cementificazione delle aree verdi, l’inquinamento, l’incremento demografico, i cambiamenti climatici, l’emergenza idrica ecc. si sono globalizzati e mettono quotidianamente i Georgofili di fronte a tematiche complesse e difficili. Ma l’Accademia non ha intenzione di tirarsi indietro. L’importanza dell’ambiente, della salute del nostro pianeta, la sicurezza alimentare globale – andiamo verso i 9,5 miliardi di persone nel 2050 e la FAO ha richiamato tutte le Nazioni a raddoppiare le produzioni per ettaro se si vuole sfamare l’Umanità – sono problematiche che i Georgofili cercano di affrontare quotidianamente, organizzando giornate di studio, convegni ed altre occasioni di incontro nelle quali i maggiori scienziati si trovano a discutere su argomenti di primaria importanza e cercano di trarre conclusioni, soluzioni, sintesi da offrire ai politici.
EXPO – L’auspicio sarebbe quello di rimettere l’agricoltura con i suoi valori al centro del mondo e, forse, non a caso sta per partire a Milano un Expo Universale che si richiama proprio al settore primario (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita). L’agricoltura infatti è vita , energia e cibo. Ma essa è anche un insieme di valori, il simbolo di un’etica che troppo spesso viene dimenticata e che invece bisogna nuovamente mettere in pratica, come facevano i nostri nonni contadini. Un esempio su tutti: il riutilizzo degli scarti alimentari, la parsimonia, l’attenzione ad evitare gli sprechi.
TERRITORIO – La risposta moderna ai problemi di gestione del territorio passa proprio attraverso l’agricoltura ed è un peccato che molti stentino ancora ad attribuirle il ruolo, appunto “primario”, che si merita. Poiché il lavoro degli agricoltori è essenziale per la produzione di alimenti e per la manutenzione del suolo, diventa opportuno e prioritario riconoscere questo ruolo e, soprattutto, assicurare loro un reddito affinché non abbandonino le terre ma continuino a coltivarle. Come ho detto nel mio discorso all’inaugurazione del 262° anno accademico, dobbiamo fare tesoro delle parole di Papa Benedetto XVI: “L’agricoltura è il futuro dell’Umanità”.