Meningite in Toscana: grave una ragazza di Lucca. È il secondo caso in 2 giorni
LUCCA – Una ragazza lucchese di 27 anni è ricoverata dalla serata di ieri 17 aprile in terapia intensiva all’ospedale di Pescia per sospetta meningite. È il secondo caso in Toscana nell’arco molto ravvicinato degli ultimi due giorni, dopo che, dalla serata del 16 aprile, una giovane di 31 anni di Montevarchi, in Valdarno, si trova in gravi condizioni all’ospedale aretino della Gruccia.
I CASI IN TOSCANA – Nel caso della ragazza di Lucca, così come per la 31enne di Montevarchi, si tratterebbe di un’infezione da meningococco di tipo C. In tutta la Toscana, dall’inizio di quest’anno, sono 17 i casi accertati di meningite: 12 da meningococco di tipo C, tre dei quali mortali, tutti nell’Empolese.
I LOCALI – Circa l’ultimo caso registrato, l’Asl di Lucca invita chi potrebbe aver avuto contatti stretti e ravvicinati con la giovane 27enne ricoverata a Pescia, che tra il 10 e il 15 aprile ha frequentato alcuni locali pubblici, ad effettuare la profilassi, peraltro già effettuata nei confronti dei familiari e dei colleghi di lavoro. A puro titolo precauzionale l’Asl «fa presente che recentemente la ragazza ha frequentato alcuni locali: la discoteca KuKu di Antraccoli (il 10 aprile), la Capannina di Forte dei Marmi (l’11), il bar ristorante Mai Mai di Lucca (15 aprile).
LA PROFILASSI – Le persone potenzialmente a rischio – si rileva – sono soltanto quelle che hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con la ragazza, le quali sono invitate ad effettuare la profilassi», ovvero una «semplice terapia con antibiotico». Per effettuarla, gli interessati, domani, domenica 19 aprile, «potranno eventualmente recarsi in tutti i punti di continuità assistenziale del territorio; da lunedì 20 aprile nella sede del distretto e del dipartimento della prevenzione in piazza Aldo Moro a Capannori».
IL BATTERIO – «La meningite – spiega Lorenzo Roti dell’Asl di Lucca – è una malattia causata da un batterio, ospite nel naso o nella gola, che si manifesta soprattutto nella stagione tardo inverno-primaverile. Un’idonea terapia antibiotica è in grado di determinare la scomparsa del germe in 24 ore. Il meningococco si trasmette solo a seguito di contatti molto ravvicinati da persona a persona, sopravvive poco nell’ambiente ed è molto sensibile ai comuni disinfettanti e alla luce del sole».
IL CASO DI MONTEVARCHI – Restano intanto gravi le condizioni della 31enne di Montevarchi ricoverata all’ospedale valdarnese della Gruccia dopo essere stata colpita da meningite. La giovane non avrebbe dato, al momento, segni di miglioramento rimanendo tuttavia stazionaria in un quadro clinico grave. Da ieri è iniziata la profilassi per parenti, amici e conoscenti e tutti coloro che dalla scorsa settimana hanno avvicinato la donna. Ieri sono state 150 le somministrazioni di antibiotici e il numero è destinato ad aumentare dal momento che anche oggi in molti si sono recati all’ospedale della Gruccia per la profilassi. La giovane lavora in un negozio e dunque sarebbe venuta a contatto, sebbene fosse in ferie ormai da dieci giorni, con molte persone. La distanza temporale rende però bassa la possibilità di contagio.