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Europa League: Fiorentina-Dinamo Kiev (ore 21,05 diretta su Retequattro), vietato sbagliare. Ma Montella annuncia: «Comunque vada resto in viola»

A Gomez (nella foto contro il Real Madrid) Montella chiede una gran partita
A Gomez (nella foto contro il Real Madrid) Montella chiede una gran partita

FIRENZE. Battute, leggerezza, conferme sul suo futuro ma anche un momento di tensione («con il Verona abbiamo fatto 21 tiri contro i loro 12, è impossibile dire che non finalizziamo, sono i numeri», ringhia in faccia a un giornalista) condiscono la conferenza stampa di vigilia di Vincenzo Montella prima della Dinamo Kiev.

PARTITA. Quella di giovedì 23 aprile (calcio d’inizio ore 21,05, diretta in chiaro su Retequattro) a questo punto è infatti diventata la madre di tutte le partite di questa stagione viola e, soprattutto, arriva nel momento forse più delicato del triennio del tecnico napoletano a Firenze.

FUTURO. Ma la cose che preme di più all’allenatore dopo la qualificazione alle semifinali è forse proprio quella relativa al suo futuro, che a detta sua non è affatto incerto. «Il cammino in Europa League non è in relazione con la mia permanenza a Firenze. Non voglio parlare di clausole o altre squadre interessate a me, io voglio restare a Firenze. E’ Firenze il mio futuro. La società sa come la penso«.

CRITICHE. Allo stesso tempo, a Montella le critiche post-Verona non sono piaciute affatto. Dà l’impressione di aver letto e ascoltato tutto e ci tiene a ribadire che la scelta di turnover all’ennesima potenza è stata quella giusta («ho rivisto la partita, abbiamo dominato, rifarei ogni cosa») senza esimersi dal tornare sull’argomento fischi.

FRANCHI. «Non accetto che questa squadra venga fischiata ingiustamente, perché si tratta di un gruppo che ha dato moltissimo alla città e ai tifosi. Quando sento che vengono toccati i miei giocatori provo grande fastidio. Spero che i fiorentini siano vicini a noi come hanno sempre fatto. Domani avremo bisogno del loro calore». Una sorta di appello che la gente ascolterà: già ieri c’erano un centinaio di tifosi sotto la Maratona a sostenere idealmente la squadra. In assoluto, comunque il Franchi non sarà stracolmo: sono stati invitati anche alcune delegazioni di studenti.

MENTALITA’ . I 35.000 cuori viola (solo 300 i tifosi ucraini attesi, attenzione alta ma non sono previsti particolari problemi di ordini pubblico) vedranno probabilmente una Fiorentina all’attacco nonostante l’1-1 dell’andata. «Non sappiamo gestire il vantaggio. L’1-1 di Kiev vale poco. La Dinamo è una squadra molto fisica, geneticamente forte. Non dovremo sbagliare niente. La nostra mentalità comunque ci ha permesso di pareggiare ad esempio al 92′ in Ucraina, esponendoci pericolosamente e irrazionalmente al contropiede di una compagine fortissima negli spazi come la Dinamo. A volte ci dà dispiaceri, è vero, ma anche grandi soddisfazioni».

RIGORI. Che invece in campionato non sono mai arrivate dal dischetto. «A posteriori è sempre facile parlare. Quando l’ha battuto Babacar ho letto che doveva tirarlo un altro, quando l’ha tirato Diamanti doveva tirarlo un altro ancora. Con la Dinamo Kiev avremo comunque Gonzalo, che a Roma di rigori ne ha realizzati ben due…» scherza Montella.

RODRIGUEZ. Mezzo metro più in là il difensore argentino che farà coppia con Savic e probabilmente sarà anche capitano non fa una piega. In 20 minuti di conferenza stampa non cambia mai espressione. Da vero duro. «Il risultato dipenderà solo da noi. Se giocheremo a calcio come sappiamo e abbiamo sempre fatto in questi anni riusciremo a passare il turno. Al Franchi più difficile per la Fiorentina? Solo perché qui spesso e volentieri si chiudono ed è difficile trovare spazi».

FORMAZIONE. Sarà con ogni probabilità anche il tema tattico della sfida con la Dinamo Kiev. Gomez («ci dà sempre una mano ma da lui servono i gol» ripete per l’ennesima volta Montella) e Salah sono l’indiscussa coppia offensiva con Joaquin, che sta bene nonostante la vistosa fasciatura al ginocchio esibita nella rifinitura, a cercare di dare supporto. Neto sarà probabilmente l’unica conferma di lunedì sera assieme a Tomovic che dovrebbe scalare a destra, ma occhio al centrocampo. Pizarro sta bene e vuole giocare, Montella però gli manda a dire che potrebbe avere bisogno di lui a gara in corso visto che ci sono possibilità di supplementari. Badelj è pronto nonostante la frattura del setto nasale rimediata nella maledetta serata di lunedì.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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