Firenze, 25 aprile. Il sottosegretario Luca Lotti: «Oggi è una festa per tutta l’Italia»
FIRENZE – Celebrazioni a Firenze e in tutta la Toscana per il 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo e dalla guerra, il 25 aprile 1945. Il sindaco Dario Nardella ha partecipato alle celebrazioni ufficiali, al corteo da piazza dell’Unità a piazza Signoria, e ha tenuto un discorso sull’Arengario di Palazzo Vecchio, insieme al sottosegretario Luca Lotti, al presidente dell’Anpi fiorentina, Silvano Sarti, e all’ex combattente partigiano ingleseDennis Walters Churchill.
LOTTI – «È un giorno importante nel quale si ricorda e si festeggia tutta l’Italia» ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti. A chi gli chiedeva il motivo dell’hashtag lanciato stamani sul social network Twitter dal presidente del Consiglio Matteo Renzi (#ilcoraggiodi), Lotti ha spiegato che oggi deve esserci «il coraggio di ricordare, di raccontare ciò che è stato 70 anni fa, ciò che ha mosso donne e uomini e raccontare ciò che è successo. L’abbiamo riportato ad oggi – ha concluso – raccontando il coraggio di donne, uomini e ragazzi, il coraggio di vivere la vita, di accendere un mutuo, di accendere la speranza. Per noi un parallelo importante».
NARDELLA – Quest’anno la celebrazione della ricorrenza fondativa della Repubblica italiana ha avuto una particolare sottolineatura sui social network. Così il sindaco Dario Nardella ha scritto su Facebook: «Sono passati 70 anni dal 25 aprile 1945 che segnò la liberazione della nostra Italia dal nazifascismo. Firenze, medaglia d’oro al valor militare conquistò la libertà con il sacrificio di centinaia di vite 8 mesi prima di quel giorno. Voglio condividere con voi un documento inedito dal libro d’onore del Sindaco: le firme degli ufficiali delle truppe alleate che arrivarono nella città appena liberata dai partigiani. Buon #25aprile a tutti».
MUGNAI – Alle celebrazioni ufficiali del 70° della Liberazione ha partecipato, fra gli altri, il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana, Stefano Mugnai, insieme al consigliere regionale forzista, Nicola Nascosti. «In questo giorno è importante celebrare la memoria delle donne e degli uomini che, a prezzo della propria vita, hanno passato alle nuove generazioni un testimone di pace e di libertà – Oggi siamo tutti chiamati a vigilare e a custodire il fuoco della pace e della libertà su cui si fonda la nostra Italia».
PIAZZA TASSO – In piazza Tasso, nell’Oltrarno, cuore della Resistenza e della liberazione di Firenze (quando gli alleati arrivarono da sud l’11 agosto 1944 trovarono la zona già liberata dai partigiani) si è svolta un’altra manifestazione. Alla quale hanno partecipato molti giovani che hanno voglia di «dire basta alle divisioni» ha detto Nardella dal palco perché «oggi come 70 anni fa la storia siamo noi», ha concluso citando una nota canzone di Francesco De Gregori.
STUDENTI DELLE SCUOLE – Nell’ex tribunale in piazza San Firenze il lungo filo tra passato e futuro è passato anche tra le mani di alunni e studenti delle scuole cittadine. Nella Sala della Musica sono stati esposti i lavori fatti dai ragazzi che hanno partecipato a le «Le Chiavi della Città», il ciclo organizzato dall’assessorato comunale all’educazione che comprende percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. In tutto 41 classi durante la mattinata hanno assistito ai filmati «La battaglia di Firenze» (a cura di Anpi-Oltrarno) e «Dall’Italia fascista alla Costituzione» (a cura della Mediateca Toscana). Sempre nella Sala della Musica è stata allestita la mostra «1946 – 1948 Repubblica, Costituente, Costituzione» a cura della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il programma prevedeva anche la lettura scenica tratta dal libro «Fulmine, un cane coraggioso» con l’autrice Anna Sarfatti e le voci narranti Gianni Andrei e Lorenzo Degl’ Innocenti (a cura dell’Associazione culturale La Nottola di Minerva).
VINCENZO MONTELLA – «Pensando al 25 aprile questa mattina pensavo a Firenze – ha dichiarato l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella – perché oggi sono in questa città, e pensavo che se non ci fosse stato il coraggio dei fiorentini e degli italiani in generale in quel periodo, in cui io non c’ero, ma di cui ho letto qualcosa, il coraggio di persone di orgogliose e coraggiose, probabilmente tante bellezze non ce l’avremmo più. Guardando a Firenze mi sento fortunato ad ammirarle ancora, insieme a tutti i cittadini e tutte le persone che amano il bello».
IRENE GRANDI – «Dobbiamo avere la consapevolezza di quanto siamo stati fortunati a non avere una guerra nella nostra generazione – ha sottolineato invece la cantante Irene Grandi, intervenuta alla manifestazione di piazza Tasso insieme a Carlo Conti e a Gianfranco Monti -, ma anche saper mantenere alta la guardia sul valore della pace, senza cadere nelle paure, e tenere forte sul fatto che la pace deve vincere sulla guerra».