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Fiorentina disastrosa. Si fa battere dal Cagliari (1-3) che non vinceva a Firenze da 43 anni. Europa a rischio. Pagelle

Fiorentina-Cagliari, il gol del vantaggio dei sardi, segnato da Cop
Fiorentina-Cagliari, il gol del vantaggio dei sardi, segnato da Cop

FIRENZE – Un capolavoro! Naturalmente alla rovescia: dopo il Verona, la Fiorentina si fa battere in casa, e con due gol di scarto, dal Cagliari. Non basta, a stemperare, l’amarezza, aver battuto la Dinamo Kiev guadagnando la semifinale di Europa League. Il Franchi fischia mentre i giocatori, a testa bassa, imboccano il tunnel degli spogliatoi. Solo la Fiesole canta la speranza e invoca il cuore. Ma ce ne vorrà tanto, mercoledì 29 aprile, per non perdere a Torino contro la Juventus. Perché ora, se i viola non dovessero alzare la coppa in Euroleague, potrebbero rischiare anche di finire fuori dall’Europa, vista l’avanzata contemporanea di Genoa, Torino e Inter. E il risultato contro il Cagliari sorprende fino a un certo punto. La terza sconfitta consecutiva (Napoli, Verona e, ora, Cagliari) in campionato, dimostra l’incostanza e, in partite come questa, la pochezza della squadra in zona gol. Tanto da far porre la domanda: la Fiorentina vera è quella che ha conquistato la semifinale in Europa League e che ha stracciato la Roma, l’Inter e perfino la Juve a domicilio, o quella che ha finito per far pena a Napoli e, in casa, con Verona e Cagliari? La risposta arriverà presto. Appunto mercoledì a Torino con i bianconeri che vorranno vincere per laurearsi matematicamente campioni d’Italia. Eppoi il 3 maggio, a Firenze, contro il Cesena e, quindi, il 7 in Spagna, nella prima semifinale con il Siviglia. Il problema? Il solito: la Fiorentina gioca ma non la butta dentro. Il Cagliari ha fatto una onesta partita in contropiede, riuscendo a portar via un sontuoso risultato. Per la cronaca, non vinceva al Franchi dal marzo del 1972. Ben 43 anni. Allora, se ricordo bene, c’era Gigi Riva… Le prestazioni dei singoli? Date un’occhiata alle pagelle. E, per cortesia, non mi rimproverate d’essere stato troppo severo.

COP – Non vorrebbe rischiare, Vincenzo Montella, un altro bagno come contro il Verona. Così fa scendere la fonte del gioco viola, Pizarro, nonostante abbia nelle gambe la splendida partita con la Dinamo. E per sicurezza gli affianca Badelj. Davanti l’allenatore rilancia Gilardino, affiancato da Salah e Diamanti. I viola si presentano subito in area cagliaritana, ma il primo tiro vero della partita è del Cagliari (Ekdal al 4’) sul quale si fa trovare pronto Neto. Mentre niente può fare il portiere al 7’, quando Farias va via sulla destra e mette al centro un pallonetto basso e beffardo sul quale si avventa Cop, lasciato solo, che deve solo toccarla per metterla dentro e portare incredibilmente in vantaggio il Cagliari, per la gioia dei 20-30 tifosi sardi sistemati in curv Ferrovia. Ma è possibile farsi sorprendere così? Sveglia ragazzi viola! Se da Siviglia vi vedono non possono far altro che gongolare… Anche al 16’, quando non riesce una triangolazione Diamanti Salah a tre quarti e i sardi ripartono rapidissimi. Farias entra in area da sinistra, tira e solo per fortuna c’è il piedone di Basanta che devia. Sì, il derelitto Cagliari, lasciato pochi giorni fa da Zeman (e sostituito da Gianluca Festa in panchina), gioca con il piglio dello squadrone. Incredibile? No, purtroppo è tutto vero. Fiorentina irritante.

MIRAGGIO – Il pareggio potrebbe pare arrivare al 23’: ma è solo un’illusione ottica. Pasqual va via bene sulla sinistra e mette uno straordinario pallone al al centro, Brkic non ci arriva. Spunta Salah vicino al palo sinistro, la sua conclusione di testa scuote la rete. Ma da fuori. Oddio, ora abbiamo anche i miraggi. I viola insistono, ma guadagnano solo qualche calcio d’angolo. Il Cagliari subisce la pressione della Fiorentina, ma regge l’urto. Dessena (con la testa fasciata per uno scontro con Borja Valero) sembra un gladiatore. E Cop (29’) si mangia la palla del raddoppio, solo solo un paio di metri dentro l’area viola. Pasqual riprova uno dei suoi bei cross da sinistra (31’) ma Borja spedisce fuori di testa. Così come non ha fortuna Diamanti (32’) che colpisce di striscio un altro bell’assist. Ci prova, la Fiorentina, ma il Cagliari è chiuso a riccio, non lascia varchi. La prova? Al 40’ Brkic respinge centralmente un traversone da sinistra di Pasqual, arriva Pizarro da 30 metri: dal suo piede parte una seatta che sembra inesorabile. Ma si oppone un ex: Diakitè. Che devia all’ultimo istante. Ma dai… Morale? La Fiorentina gioca, gioca ma non la butta dentro mai. Gilardino è lento e impreciso. Diamanti non ha il piede diritto e pare proprio essere incappato nella sua domenica no. Salah non pare più quello, devastante, delle prime partita in viola. Ovvio che, di fronte questa situazione, Andrea Della Valle lascia la poltroncina, alla fine del primo tempo, con un diavolo per capello.

DISASTRO – In avvio di ripresa, Montella scuote la squadra con un cambio apprezzato: fuori Diamanti e dentro Vargas, goleador nel finale contro la Dinamo Kiev. Fiorentina avanti a testa bassa, Cagliari tutto chiuso. Vargas (9’) prova a scardinare il fortino con un bel cross da sinistra per Gilardino, solo davanti al portiere. La conclusione di testa del centravanti? Precisa in bocca al portiere. Montella prova la seconda mossa: fuori Borja Valero e dentro Joaquin. Mossa buona? Sì, per il Cagliari. Che incredibilmente raddoppia. Grazie a un altro “capolavoro” della difesa viola. Che si lascia sorprendere da una rapidissima manovra cagliaritana che trova al tiro il solito Cop. Palla deviata da Basanta ed è ancora gol. Povera Fiorentina che disastro! La reazione è sterile, fatta sempre di fraseggi laterali. E si espone al contropiede: Cop (19’), ancora lui, potrebbe triplicare se non ci mettesse una pezza Pasqual, deviando a portiere battuto. E a questo punto il Franchi fischia: Fiorentina inguardabile. Vargas (25’) tenta una conclusione rabbiosa da sinistra: Diakitè respinge quasi sulla linea di porta. Il Cagliari ci crede: e picchia anche. Rimediando un paio di gialli.

GILARDINO – A poco più di un quarto d’ora dalla fina (29’) arriva il gol viola. Altra rabbiosa conclusione di Vargas che non trova la porta ma le gambe di Gilardino. Che stavolta la spinge dentro. 1-2: partita forse riaperta. Ma ora bisogna scacciare l’abulia e crederci davvero. Montella fa atto difede: toglie Pasqual e inserisce Marione Gomez. Il Cagliari ha paura. E continua a perdere tempo ricorrendo a tutti i vecchi espedienti. Ottima occasione per Gomez (38’) su angolo di Joaquin, ma il tedescone colpisce di … spalla. Palla fuori. Che sofferenza! L’arrembaggio continua. Anche nel recupero: cinque minuti. Che servono al Cagliari per triplicare: Farias parte dalla sua tre quarti, avanza spavaldo, si beve Tomovic al limite dell’area, avanza e batte Neto con un diagonale quasi perfetto. Tre a uno. Finisce qui. Il Franchi fischia. Va bene aver eliminato la Dinamo Kiev, ma perdere per due volte consecutive in casa con Verona e Cagliari è troppo. Il Franchi fischia. Solo la Fiesole canta: “Alè viola, di tutto il resto ce ne freghiamo”. Che dire? Un’eccessiva dimostrazione d’amore. Che la squadra, ora, non merita proprio.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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