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Juventus-Fiorentina (ore 20,45, diretta su Sky e Mp): viola per l’orgoglio e la voglia di rovinare la festa-scudetto ai bianconeri

(foto Giacomo Morini)
Contro la Juve a Torino Mario Gomez torna titolare

FIRENZE. Alla fine lo Stadium sarà aperto e i tifosi della Juve potranno andare regolarmente in curva: anche se il giudice sportivo pare orientato a chiuderla dopo i fatti del derby, come anticipato ieri mancavano i tempi tecnici per il provvedimento: una difficoltà in più per la Fiorentina, che nel match del turno infrasettimanale di campionato (inizio ore 20,45, diretta su Sky e Mediaset Premium) rischia anche di assistere alla festa scudetto dei bianconeri, che saranno spinti da un impianto come di consueto pressoché esaurito. «Quello che è successo è molto grave ma io preferisco sempre lo stadio pieno, anche perché non ci devono rimettere tutti per pochi idioti» commenta Vincenzo Montella.

RITIRO. Anche se alla vigilia, ha tutt’altro a cui pensare: si tratta infatti di una sfida che arriva forse nel momento più delicato della stagione della Fiorentina, appena 3 giorni dopo il ko con il Cagliari che aveva fatto balenare nella testa di più dirigenti l’idea di un ritiro punitivo. «Non so cosa vi hanno raccontato ma credo che la squadra abbia bisogno di un simile provvedimento. Penso che la squadra abbia i giusti valori e credo che anche nelle sconfitte ci debba essere un equilibrio nei giudizi» prova a fare scudo l’allenatore viola.

ADV. Che comunque precisa di non aver dovuto faticare più di tanto per convincere Andrea Della Valle a recedere dal proposito. «Ribadisco la mia stima nei confronti del presidente: io sono un dipendente e per questo accetto le decisioni che arrivano dall’alto, mi sono solo sentito di dire che non c’era bisogno perché di ritiro negli ultimi tempi ne abbiamo fatto fin troppo». «Comunque – conclude con una battuta – ho convocato 26 giocatori per Torino, così è un po’ come se lo avessimo fatto».

JUVENTUS. Nonostante tutto, l’allenatore della Fiorentina dunque prova a scherzare, anche per stemperare i toni, pur ricordando a tutti che contro i bianconeri, di recente, c’è stato lo 0-3 interno che ha estromesso i suoi dalla Coppa Italia: «Ci ha lasciato molta amarezza, ma credo si conosca il loro valore, anche per questo stavolta dovremo essere determinati almeno quanto loro».

GRINTA. Già, la cattiveria agonistica. Per qualcuno contro il Cagliari è mancato proprio quella. «Non siamo stati in grado di affrontare la gara nella maniera giusta. Basta guardare nello spogliatoio. Tutto l’ambiente – spiega l’allenatore che rimarca comunque come la sua squadra abbia corso più degli avversari – non ha preparato la gara nel migliore dei modi e anche le facce dei giocatori erano nettamente diverse da quelle usuali».

FORMAZIONE. Per il tecnico ora è importante che «la squadra non perda la sua identità». Forse anche per questo pare pare orientato a schierare i titolarissimi. Un 3-5-2 con il ritorno di Gonzalo Rodriguez in difesa, la conferma di Pizarro a centrocampo e Joaquin a destra, Gomez e Salah di punta, anche se l’egiziano non è al top. Ma le sue prodezze allo Stadium nella gara di marzo che avevano portato i viola a un passo dalla finale di Coppa Italia sono ancora negli occhi di tutti: per questo difficilmente gli sarà concesso un turno di riposo.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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