Elezioni regionali, Toscana 2015: ecco le regole del voto di domenica 31 maggio
FIRENZE – Domenica 31 maggio si voterà, anche in Toscana, per eleggere per il presidente della giunta e i consiglieri regionali. Si voterà con alcune novità. La prima, comune anche alle altre regioni, è l’apertura dei seggi elettorali. Nel 2010 si votò in due giorni, il 28 e 29 marzo: una domenica e il lunedì fino alle 15. Stavolta si voterà solo domenica 31 maggio, dalle 7 alle 23.
Ci saranno meno consiglieri: dopo l’inciucione fra sinistra e destra (Ds e Forza Italia) del 2005 con l’esplosione dei seggi da 50 a 65, che diventarono 79 con 14 assessori a chiamata diretta, la Toscana ha deciso di ridurre gli eletti a 40. Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi
a distanza di quattordici giorni nel caso in cui un candidato presidente non raccolga il 40 per cento dei voti: un’eventualità che nel 2010 non c’era. Cambiano soglie di accesso e di sbarramento. Il premio di maggioranza diventa eventuale e variabile: su quaranta seggi, la coalizione vincente non potrà averne meno di 23 ma non più di 26.
Torna il voto di preferenza (che era stato cancellato, anche questo, dall’inciucione del 2005) al posto di liste bloccate: o più precisamente la “doppia preferenza di genere” (un uomo e una donna). Ma non si dovrà scrivere il nome: tutti i nomi dei candidati saranno riportati direttamente sulla scheda e basterà spuntare la casella accanto per indicare quelli scelti. Rimane il ‘listino regionale’, una lista bloccata di tre candidati (e non più cinque) che saranno i primi ad essere eletti ma la cui presentazione è
facoltativa. Ciascuna lista e schieramento potrà decidere se avvalersene o meno. Diventano tredici le circoscrizioni in cui è ripartito il territorio regionale: una per ciascuna provincia, eccetto Firenze (spezzettata dall’ultima legge elettorale, per farla contare meno) che ne ha quattro. Per ciascuna circoscrizione ogni partito potrà presentare una lista di candidati: da un minimo di due ad un massimo di otto a seconda dei territori.