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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2015%2F05%2FFirenze I Putti Robbiani Sulla Facciata DellIstituto Degli Innocenti

Firenze, putti di Andrea Della Robbia agli Innocenti: restauro al via

Firenze, Istituto degli Innocenti: uno dei putti di Della Robbia
Firenze, Istituto degli Innocenti: uno dei putti di Della Robbia

FIRENZE – Sei dei dieci celebri putti in maiolica, opere di Andrea della Robbia, collocati dal 1487 nei rispettivi tondi sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti, saranno smontati dal prossimo 11 maggio per un importante recupero eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure.

È la prima volta che le sculture robbiane vengono smontate dal tempo della seconda guerra mondiale, quando ciò fu fatto per difenderle dalle distruzioni belliche. I putti, immagini di fanciulli, sono simbolo plurisecolare dell’istituto, che nacque per accogliere gli orfani della città, e saranno restaurati in due fasi: la prima dall’11 al 15 maggio e la seconda in autunno.

Dopo accurate verifiche svolte nei mesi scorsi, spiegano gli esperti, è emersa la necessità di un recupero. Sei dei 10 putti, realizzati prima del 1487 – anno del loro collocamento in facciata – saranno subito rimossi e ne raggiungeranno un altro già in fase di restauro all’Opificio dall’ottobre 2014.

I restanti tre putti saranno messi in sicurezza la prossima settimana e saranno restaurati a partire dal prossimo autunno. Ciascun tondo presente nella facciata accoglie un putto in fasce leggermente diverso: sette bambini sono completamente fasciati dal torace alle caviglie, mentre altri due hanno le fasciature che si slegano al di sotto della vita o delle ginocchia.

Solo un bambino, il settimo da sinistra, mostra le fasce slegate e cadenti: è l’unico con i piedi liberi. Invece, altri quattro putti realizzati in epoca più avanzata, nel 1838, dalla manifattura Ginori e posti alle due estremità della facciata, non saranno oggetto, almeno per ora, di intervento. L’ultimo lavoro di manutenzione che ha coinvolto queste opere d’arte assolute è stato effettuato dall’architetto Guido Morozzi all’interno delle operazioni di restauro del complesso monumentale dell’Istituto realizzate tra il 1966 e il 1970.


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Domenico Coviello

Giornalista

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