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Pensioni: Federmanager invita il Governo a eseguire la sentenza della Consulta. Altrimenti farà un nuovo ricorso

Sede Inps
Sede Inps

ROMA, “Un decreto che annacqua la sentenza della Consulta sulle pensioni? Siamo pronti ad impugnare anche quello. Da subito avevamo immaginato che il governo si sarebbe inventato qualche soluzione per depotenziare la portata della sentenza. Ma è chiaro che non ci stiamo”. Lo afferma Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager, che assieme a Manageritalia aveva promosso il ricorso che ha dato origine alla sentenza della Corte costituzionale. “In via di principio se ci dovesse essere un rimborso decrescente non ci opporremmo. Ma l’asticella va posta ad un livello molto più alto di 5 volte il minimo Inps come si sta pensando. E siamo pure disposti a considerare rimborsi con Bot e Cct. L’importante è salvaguardare il principio che anche una pensione medio-alta debba essere in qualche modo protetta dall’inflazione”, spiega Ambrogioni. Su un’eventuale rateizzazione, “siamo ancora nel campo delle ipotesi ma il solo fatto che il governo si voglia pronunciare solo dopo le elezione non è una cosa che ci piace molto. Sa molto di ‘paraventata’”.

Giustamente le Associazioni reagiscono alle dichiarazioni di alcuni esponenti del governo, come il sottosegretario Zanetti, che ancor in un’intervista al Sole 24 Ore conferma che l’esecutivo non intende rimborsare quanto dovuto ai pensionati che godono di assegni superiori a 5.000 euro lordi al mese. Come se la non applicazione di una sentenza della Corte, che invece è immediatamente attuativa ai sensi dell’art. 136 della Costituzione, rientrasse nei poteri di Palszzo Chigi e dei ministeri. Proprio il governo dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio nell’applicazione della legalità. In caso contrario come può lamentarsi quando alcuni cittadini evadono o eludono l’obbligo del pagamento delle imposte? Matteo Renzi eviti di dare l’impressione di essere un cattivo maestro.

AGGIORNAMENTO : ore 13,00 – Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, smentendo in parte il suo sottosegretario, ha in seguito precisato: “L’indicizzazione delle pensioni non sarà ripristinata totalmente. Lo faremo in modo parziale e selettivo. Progressività e temporaneità, come dice la Corte costituzionale, vuol dire evidentemente che sono le pensioni più basse che devono essere protette più di quelle alte”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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