Firenze: il Papa Copto spiega come si può contrastare il fondamentalismo islamico
FIRENZE – Teodoro II, Papa della Chiesa orientale copta, patriarca di Alessandria d’Egitto, intervenendo al Festival delle Religioni a Firenze, sul tema delle minoranze cristianein Medio Oriente, a rischio per il fondamentalismo islamico, è stato esplicito: “Il terrorismo intellettuale è l’imposizione di un pensiero che va a colpire chi pratica culti diversi, per i quali è chiamato infedele. I veri motivi della violenza sono da rintracciare in alcuni punti: un’educazione a senso unico che non tollera chi è diverso; il carattere settario del sé; il guardare gli altri come ad uno specchio dove si vede solo se stessi; l’ignoranza e i pregiudizi nell’altro”.
E ancora: “Secondo noi la soluzione è in un discorso religioso illuminato. Ricordiamo che Dio è amore e per questo il cristianesimo è portatore di un pensiero di pace. Il 14 agosto del 2013 la chiesa egiziana ha pagato un tributo molto alto con la distruzione di circa 100 edifici. In quella circostanza ha messo in pratica il suo messaggio d’amore facendo pace con tutti. Il nostro messaggio è stato: ”Noi vi amiamo e vi perdoniamo, malgrado tutto”. Noi uomini di fede dobbiamo assumerci delle responsabilità che si concretizzano nel promuovere un discorso moderato, moderno, illuminato, a servizio dell’uomo.Bisogna lavorare per creare un ambiente illuminato e formare un modello di convivenza moderna. Assiduo è il contatto con il Papa di Roma per la diffusione di questi valori basati su una costante preghiera”.
Tawadros II ha quindi continuato: “Dobbiamo cooperare per esaltare la diversità a favore di una convivenza rispettosa e amichevole. Bisogna promuovere una civiltà più umana. Il nostro desiderio è far recuperare all’essere umano il suo ruolo e un processo educativo con un pensiero razionale che si concretizzi nel dialogo contro l’oppressione. Bisogna promuovere un’analisi critica contro il conservatorismo e il confronto di un’idea con un’altra idea. Inoltre, vanno incoraggiate le innovazioni umane e l’arte che nutre l’uomo contro il degrado materiale e morale”.
E infine:”Dobbiamo guardare anche alla rivoluzione tecnologica e vegliare per un uso corretto dei mezzi di comunicazione. Necessario stabilire un dialogo con i giovani attraverso l’uso di questi mezzi. Dobbiamo guardare alla donna e alla sua sensibilità. Bisogna, infine, ricordare che la convivenza tra i cittadini basata sul rispetto reciproco contribuisce alla stabilità e al progresso. La pace nasce dal cuore e dalle mani delle persone”.