Scuola: blocco degli scrutini illegittimo. Scatta la precettazione
ROMA – Il ddl Scuola è in discussione alla Camera e il voto finale sul provvedimento è previsto per mercoledì 20 maggio.
GARANTE – La minaccia del blocco degli scrutini, avanzata da qualche sindacato, è stata duramente contestata dal presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, che ha definito il blocco «illegittimo e dannoso» e ha fatto sapere che in tal caso scatterebbe obbligatoriamente la precettazione. In una dichiarazione ufficiale ha spiegato più chiaramente il suo pensiero: «Questo è il tempo della responsabilità. È necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie. La concertazione – sottolinea il garante – resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti. Al riguardo – spiega Alesse – spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)», conclude il Garante.
SINDACATI – Continuano intanto le iniziative dei sindacati della scuola, che hanno scritto ai parlamentari, chiedendo loro di scendere in piazza contro la riforma domani pomeriggio alle 16,30. «Gentili deputati e senatori – si legge nella mail – le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams di Roma e del Lazio hanno promosso un’assemblea pubblica dal titolo “il mondo della scuola incontra i parlamentari di Camera e Senato” che si terrà il giorno 15 maggio con inizio alle ore 16.30 In piazza del Pantheon. Le nostre organizzazioni sarebbero liete di ricevere un contributo alla discussione da parte dei rappresentanti del vostro gruppo parlamentare». Sembra che Stefano Fassina, esponente della minoranza dem, abbia assicurato la sua partecipazione.