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Migranti, allarme dalla Libia: infiltrati dell’Isis sui barconi. Pianificati nuovi attacchi in Europa

mare-nostrum-marina-lampedusa-migranti5ROMA – I combattenti dello Stato Islamico arrivano in Europa anche a bordo dei barconi che attraversano il Mediterraneo: lo ha detto un consigliere governativo libico alla Bbc. Secondo il consigliere, Abdul Basit Haroun, che ha parlato con alcuni scafisti in zone del Nord Africa controllate dall’Isis, gli scafisti nascondo i miliziani tra i migranti.

Haroun ha inoltre indicato che i jihadisti stanno pianificando ulteriori attacchi in Europa. Quanto ai miliziani inviati in Europa sui barconi, secondoHaroun l’Isis permette agli scafisti di operare in cambio dimetà dei loro guadagni. L’Isis usa “i barconi per la sua gente che vuole mandare in Europa poichè la polizia europea non sa chi è dell’Isis e chi è un normale rifugiato”, ha detto il consigliere durante un’intervista alla Bbc Radio 5, secondo quanto riporta la Bbc online. I miliziani, ha proseguito, occupano posti separati dagli altri migranti sui barconi, non temono la traversata e sono convinti aderenti dell’Isis.

marines britannici
marines britannici

Si apprende però che, in attesa di ricevere il via libera dal Consiglio di Sicurezza Onu e delle scelte che saranno fatte a Bruxelles, i commandos britannici dello Special Boat Services della Royal Navy si stanno addestrando per affondare i barconi usati dai trafficanti di essere umani in Libia. La tecnica, riferisce il Mail on Sunday, prevede che gli uomini rana partano da un sottomarino a propulsione nucleare della classe Astute, avvicinatosi il piu’ possibile alla costa in immersione. A quel punto a bordo di mezzi simili ai ‘maiali’ (sorta di siluri modificati per trasportare due uomini) usati dagli italiani nella II Guerra Mondiale, le squadre si avvicineranno alle imbarcazioni alle quale agganceranno mine in grado di attaccarsi sia agli scafi in legno che ai gommoni. Ordigni che poi possono essere fatte esplodere a distanza. Fonti della Royal Navy, citate dal Mail on Sunday, ritengono che in 3/4 settimane, in tempo per il via libera dell’Onu, l’operazione di distruzione dei barconi sarà a punto.

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