Fiorentina, ecco l’ultima: se resta Montella parte Mario Gomez. Il tedesco non è felice. E Babacar non firma

FIRENZE. Con l’ulteriore conferma (arrivata oggi) della licenza Uefa negata al Genoa, a meno di clamorosi ribaltoni del Coni, le possibilità che la Fiorentina sia in Europa League aumentano. Ciò non toglie che Montella stia ancora pressando la squadra per chiudere comunque matematicamente il discorso domenica a Palermo.

INCONTRO. Così, la settimana successiva, quella che porterà al match di congedo con il Chievo, potrà magari già servire per il fatidico rendez-vuos tra il tecnico e la proprietà, dopodiché sarà tutto più chiaro e si capirà se davvero le strade di allenatore e viola proseguiranno assieme come vuole Della Valle o se Montella riuscirà a liberarsi come è sembrato voler fare negli ultimi giorni.

BABACAR. Con questa situazione è comunque in primo piano il mercato. In giornata sono circolate voci sulla volontà di Khouma El Babacar di lasciare Firenze. Insistentemente. Tanto che lo stesso giocatore – attualmente infortunato – ha utilizzato il suo profilo Facebook per alcuni puntualizzazioni. «Amo Firenze, e spero che il mio futuro sia ancora a lungo in maglia viola» ha scritto il senegalese. Resta il fatto però che il prolungamento offertogli dalla società, non lo ha ancora firmato.

GOMEZ. Dalla Germania sono rimbalzate invece alcune dichiarazioni del procuratore di Gomez, Ferber. «Mario – ha detto il procuratore – ora non è felice, ma non intende muoversi da Firenze». Vedremo, anche perché alla società non dispiacerebbe disfarsi dell’oneroso ingaggio del tedesco. Molto dipenderà comunque dall’eventuale conferma di Montella, con cui ultimamente l’ex Bayern non ha avuto certo un rapporto idilliaco.

PUCCINI. Infine, la Fiorentina cerca di «salvare» il Viola Party del 4 giugno, organizzato quando ancora i viola erano in corsa in Europa League. L’appuntamento non potrà però essere una festa per nessun trofeo: oggi ha allora annunciato la sua partecipazione la bella attrice fiorentina, Vittoria Puccini, definendo l’evento un’imperdibile serata di musica e solidarietà. Chissà che non contribuisca a far vendere qualche biglietto.