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Firenze, No mafia day con 2 mila studenti allo stadio Ridolfi nell’anniversario della strage di Capaci

Gli studenti nell'anniversario della strage di Capaci
Gli studenti nell’anniversario della strage di Capaci

ROMA – In 7 città italiane, da Milano a Corleone passando per Firenze, oggi 23 maggio si è celebrato il «Nomafiaday», nel giorno del 23° anniversario della strage mafiosa di Capaci, a Palermo.

Il 23 maggio 1992, come è noto, attorno alle 18, una carica di esplosivo comandato a distanza dai boss di Cosa Nostra fece saltare in aria un pezzo di autostrada su cui transitavano il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Oltre al giudice e a sua moglie, persero la vita anche tre degli agenti: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.Sopravvissero Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e Giuseppe Costanza.

PALERMO – Migliaia di studenti hanno animato piazza Politeama e piazza Verdi e due cortei si sono ricongiunti ai piedi dell’albero Falcone. I ragazzi hanno lanciato centinaia di palloncini tricolore. Nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone in mattinata si è svolta la commemorazione istituzionale con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Pietro Grasso, i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, e dell’Istruzione, Stefania Giannini.

MILANO – Il sindaco meneghino Giuliano Pisapia ha commemorato l’anniversario in una cerimonia ai Giardini Falcone e Borsellino. Dal teatro Parenti di Milano sono intervenuti Nando dalla Chiesa (figlio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982) e Franco La Torre (figlio di Pio La Torre, ucciso il 30 aprile 1982). Ma anche l’Expo ha celebrato il Nomafiaday, al cluster del Biomediterraneo dal Gal Metropoli Est, che raggruppa 14 Comuni siciliani: la piazza del cluster si è collegata con l’aula bunker di Palermo e il discorso di Mattarella è stato applaudito da centinaia di studenti di istituti superiori siciliani e lombardi, che per l’occasione hanno indossato t-shirt con l’immagine di Falcone e Borsellino.

FIRENZE – Nel capoluogo fiorentino, dove nel 1993 avvenne la strage mafiosa di via dei Georgofili, la testimonianza dallo stadio di atletica «Ridolfi» di Betta Caponnetto, vedova del giudice Antonino Caponnetto, famoso per essere stato il padre del pool antimafia di Palermo, e che a lungo ha vissuto a Firenze. Agli oltre 2 mila studenti nello stadio ha parlato anche l’ex campione della Fiorentina e della Nazionale Giancarlo Antognoni.

NAPOLI – A piazza del Municipio, che dal 1997 ospita un albero dedicato al giudice Falcone, è stata scoperta una lapide con i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. E proprio oggi la grande piazza napoletana è stata riconsegnata alla cittadinanza dopo un lavoro di riqualificazione, presente il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Tante le scolaresche presenti.

GATTATICO – Centinaia di persone, soprattutto studenti, a Casa Cervi, a Gattatico (Reggio Emilia), uno dei luoghi simbolo della Resistenza. Presente anche Margherita Asta, che ha perso la madre e i due fratelli nella strage di Pizzolungo (Trapani), nel fallito attentato al magistrato Carlo Palermo nel 1985.

ROSARNO – Gli studenti del liceo «Piria» della cittadina calabrese simbolo di migrazioni e riscatto hanno piantato un albero nel giardino della scuola in ricordo di Falcone. Nell’istituto sono confluiti ragazzi provenienti da varie città calabresi e lucane. Adriana Musella, figlia di Gennaro Musella, ucciso dalla ‘ndrangheta il 3 maggio 1982, ha ricordato tutte le vittime di mafia uccise nel mese di maggio.

CORLEONE – Nella città siciliana diventata, da storica capitale della mafia, luogo di rinascita civile, centinaia di bambini di 12 scuole del palermitano si sono radunati nella piazza dedicata a Falcone e Borsellino. Ma diversi altri Comuni siciliani hanno organizzato iniziative, dibattiti e cortei in memoria della strage del 23 maggio 1992: a Capaci, ad esempio, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha deposto una corona di fiori sul luogo della strage.


Domenico Coviello

Giornalista

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