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Elezioni regionali 2015: la Cassazione si pronuncia su De Luca (candidato presidente Pd, in Campania) mentre escono nomi di impresentabili

Vincenzo-De-Luca
Vincenzo-De-Luca

ROMA – Potrebbe essere depositato entro venerdì mattina il verdetto della Cassazione sulla legge Severino. L’orientamento dei giudici, già emerso prima della camera di consiglio, sarebbe ampiamente maggioritario per attribuire al giudice ordinario, e non al Tar, la competenza ad applicare la legge Severino ai politici condannati. Vincenzo De Luca, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, in base alla Severino incorrerebbe nella sospensione già scattata per lui quando era sindaco di Salerno: ma come avvenuto in quel caso, e come successo per il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris, il Tar potrebbe accogliere un eventuale ricorso e quindi sospendere la misura. L’orientamento della giustizia amministrativa è stato finora univoco, ma se la Cassazione spostasse la competenza sul giudice ordinario si aprirebbero scenari potenzialmente diversi.

Intanto la Commissione Antimafia avrebbe dovuto rendere pubblicala lista degli impresentabili, ma una fuga di notizie ha fatto filtrare quattro nomi di candidati pugliesi, tre del controdestra e uno del centrosinistra. Venerdì si dovrebbero conoscere gli altri “impresentabili”.

I quattro candidati di cui si conoscono i nomi sono: Giovanni Copertino, corre con Forza Italia a sostegno di Adriana Poli Bortone, accusato di corruzione e truffa nell’ambito di un processo su una gara d’appalto in ambito sanitario; Fabio Ladisa, ex consigliere barese schierato per Michele Emiliano, indagato per truffa, estorsione e furto; Massimiliano Oggiano, ex An, candidato a sostegno dell’uomo di Raffaele Fitto, Francesco Schittulli, e imputato in un processo per concorso esterno in associazione mafiosa iniziato nel 2007, è stato assolto ma la procura antimafia ha ricorso in appello; Enzo Palmisano, del Movimento per Schittulli, coinvolto in un processo per truffa in ambito sanitario.

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