Firenze, incidente sul lavoro. Fiamme in una cisterna: ustionati gravemente due operai
FIRENZE – Grave incidente sul lavoro, nel pomeriggio di oggi 9 giugno, attorno alle 15.30, a Le Sieci, presso la ditta Sprint Chimica di piazza Vittorio Veneto.
Due operai sono rimasti gravemente ustionati mentre effettuavano operazioni di taglio all’interno di una cisterna. Probabilmente, secondo una prima ricostruzione della tragedia, erano ancora presenti nella cisterna dei vapori infiammabili e una fiammata improvvisa avrebbe colto in pieno i lavoratori.
Uno dei due operai è stato trasferito d’urgenza in elisoccorso al centro grandi ustionati di Pisa, mentre il compagno, che sarebbe rimasto ustionato in modo meno pesante, è stato trasportato all’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. Sul posto, a Le Sieci, oltre al personale del 118, sono intervenuti i carabinieri e gli ispettori della Asl.
AGGIORNAMENTO ORE 20.35
Sono stati entrambi ricoverati al centro grandi ustionati di Pisa i due operai investiti da una fiammata mentre effettuavano lavori di manutenzione nella cisterna. Il più grave è un trentino di 35 anni: è stato portato questo pomeriggio in elisoccorso viste le sue condizioni critiche. In serata i sanitari hanno deciso il trasferimento anche del collega, polacco di 37 anni, inizialmente ricoverato all’ospedale di Ponte a Niccheri. Il trentasettenne, che non sarebbe in pericolo di vita, ha riportato ustioni di secondo grado sul 20% del corpo, in particolare al volto e agli arti superiori, ma nessuna lesione ad organi.
Secondo quanto accertato dagli addetti del dipartimento prevenzione della Asl di Firenze, i due operai, dipendenti di una ditta di Arco (Trento), si sarebbero calati nella cisterna dopo aver preso le dovute precauzioni e aver verificato l’assenza di sostanze infiammabili con l’apposita strumentazione. Una volta dentro la cisterna, dove in passato era stato conservato un tipo di solvente inodore, il toluene, hanno lavorato per tutta la mattina senza problemi. Nel primo pomeriggio l’incidente, quando, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati investiti da una fiammata sprigionatasi da una tubatura che stavano tagliando con un flessibile. L’ipotesi è che una scintilla del flessibile abbia incendiato dei residui di sostanza infiammabile usciti dalla tubatura.