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Paulo Sousa

Fiorentina: Paulo Sousa è più vicino. Ma il club blocca anche Donadoni

Donadoni è l'alternativa a Paulo Sousa
Donadoni è l’alternativa a Paulo Sousa

FIRENZE. La Fiorentina è vicina a Paulo Sousa. Ma non si allontana da Donadoni. La giornata è stata caratterizzata da diversi incontri tra il club viola e l’entourage del tecnico portoghese: non c’è ancora stata la fumata bianca ma siamo ai dettagli.

CDA. Anche se per l’eventuale ufficializzazione dell’ingaggio dell’allenatore portoghese bisognerà attendere che si liberi dal contratto attualmente in essere con il Basilea e che il Cda della Fiorentina in programma domani, giovedì 12 giugno, approvi la questione economica.

CONTRATTO. A Sousa dovrebbe essere fatto firmare un contratto annuale con opzione per il secondo. L’ingaggio offerto è intorno al milione di euro. Ciò, nonostante Diego Della Valle preferisse dichiaratamente un allenatore italiano. Anche Ddv – arrivato a Firenze in serata per partecipare alla riunione – pare comunque essersi convinto.

DONADONI. A ogni buon conto, gli uomini mercato della Fiorentina hanno contestualmente bloccato anche Roberto Donadoni. Che dopo il difficilissimo anno con il Parma a Firenze verrebbe anche a piedi. Accettando anche uno stipendio molto meno oneroso di quello di Paulo Sousa.

PORTOGALLO. Ma la strada intrapresa porta in Portogallo, dove tra l’altro si trova l’ex centrocampista di Parma e Juve in queste ore. Prima di andare in vacanza – la stagione elvetica è finita domenica scorsa con la sconfitta del suo Basilea nella finale di coppa nazionale – vorrebbe sistemare tutto: sarà fondamentale anche il suo intervento per convincere il suo ex club a lasciarlo andare senza pretese economiche.

PEREIRA. Ancora dunque non siamo all’ufficialità, a differenza dell’altro lusitano che da oggi è ufficialmente un dirigente gigliato. Questa la nota del club: «Pedro Pereira, portoghese con esperienza in ambito internazionale, sarà la figura professionale che con il suo contributo andrà a integrare la Direzione Sportiva in capo al DS Daniele Pradè con specifico incarico rivolto al calcio estero». Buon lavoro, allora, al nuovo ministro degli esteri.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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