Fiorentina-Paulo Sousa: nuova fumata nera. Gomez verso l’addio (ma non in Turchia)
FIRENZE. Ancora non ci siamo. E c’è chi comincia a perdere la pazienza. Dalla Fiorentina trapela che non ci saranno problemi e che Paulo Sousa sarà sicuramente il prossimo allenatore viola, ma il giorno dell’annuncio continua a slittare.
BASILEA. Il problema è che ancora il Basilea non ha trovato un sostituto e sebbene abbia di fatto – ma controvoglia – liberato il portoghese, attende di poterlo a sua volta annunciare affinché tutte le caselle vadano al proprio posto e l’aereo con l’ex centrocampista della Juve atterri a Peretola.
48 ORE. Ma serviranno almeno ancora 48 ore. Ora si parla di giovedì 18 giugno o venerdì 19, in attesa di Andrea Della Valle, i cui impegni di lavoro sono però particolarmente pressanti e soprattutto del rientro in Italia dagli Stati Uniti, del fratello Diego.
AGITAZIONE. Dire che in città ci sia fermento non è corretto, ma ovviamente la stragrande maggioranza dei tifosi non vive serenamente questa situazione, al di là dello scarso appeal che esercita Sousa su diversi sostenitori. Anche perché, ad oggi, la Fiorentina è di fatto l’unico club di serie A senza un allenatore.
RITIRO. All’inizio del ritiro fissato per il 6 luglio e alle prime visite mediche – uno, due giorni prima – manca ancora tempo, ma ovviamente adesso bisogna iniziare anche a lavorare sul mercato, senza contare che nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo, sebbene Sousa abbia risposto con entusiasmo alle lusinghe di Pradè e collaboratori.
GOMEZ. I dirigenti comunque si stanno avvantaggiando anche sui giocatori: oggi in sede c’era l’agente di Gomez, Uli Ferber. Il tedesco piace molto al Galatasaray che lo vorrebbe in prestito ma la pista turca non scalda SuperMario, che alla fine sarà comunque quasi sicuramente ceduto visto il super-ingaggio.
SALAH. Diverso il discorso relativo a Mohammed Salah. Ieri l’egiziano ha festeggiato il 23esimo compleanno senza certezze sul futuro. Per lui suonano molte sirene – su tutte l’Inter di Roberto Mancini – ma un ritrovato entusiasmo di Della Valle potrebbe convincerlo ad accettare il secondo anno di prestito alla Fiorentina che vanta un’opzione con il Chelsea che vuole esercitare a ogni costo. Ma, anche qui, la firma non c’è.
Pierluigi
Un tempo, non ricordo in quale attività, un funzionario era soprannominato “rimandino” : non vorrei che in tempi brevi sia così rinominato lo staff dirigenziale viola, tra conferme fasulle, rimandi a chissà quando e giocatori che non hanno più voglia di militare nelle gloriose (sic!) file viola. Speriamo che dal Cielo il buon Bruno Pesaola mandi qualche imbeccata a questi dirigenti viola, anche in riferimento al detto toscano “troppi cuochi guastan la cucina”……………..