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Immigrazione: ora l’Ue non esclude il carcere per i migranti irregolari

Migranti e polizia a Ventimiglia
Migranti e polizia a Ventimiglia

Mentre in Italia continua la tensione per la massiccia presenza d’immigrati, soprattutto a Ventimiglia, a Lussemburgo si è tenuta una riunione straordinaria di ministri dell’interno dei paesi membri dell’Unione. Bernard Cazeneuve, ministro degli Interni francese, ha smorzato il clima di tensione tra Francia e Italia.

FRANCIA E GERMANIA – «Non esiste una contrapposizione sulla crisi dei migranti alla frontiera di Ventimiglia, cerchiamo soluzioni che affrontino un problema complicato. E per trovare una buona soluzione bisogna evitare la confusione e puntare sulla cooperazione. Abbiamo fiducia nella amicizia tra i nostri Paesi e nella nostra abitudine europea alla cooperazione». Francia e Germania sono favorevoli alla proposta della Commissione europea di ridistribuzione dei richiedenti asilo, così come alla creazione di centri per il transito di chi fa domanda di asilo gestiti e finanziati dall’Ue.

ALFANO – Da parte sua il titolare del Viminale afferma che «Abbiamo chiesto ed ottenuto che le quote del meccanismo di ricollocamento dei migranti siano vincolanti per tutti e credo sia molto importante che per la prima volta si sia affrontato il tema del superamento di Dublino. C’è una consapevolezza diffusa che oggi Dublino non funziona più e questo è essenziale», ha detto. «Sui numeri dei migranti da redistribuire – ha aggiunto – bisogna discutere ancora».

LUSSEMBURGO – Il Lussemburgo, che dal primo luglio prossimo sarà presidente di turno del Consiglio Ue, punta ad ottenere un accordo fra i Ventotto sui meccanismi di redistribuzione dei migranti che hanno diritto alla protezione internazionale, entro la fine di luglio. Lo ha confermato il ministro degli Interni del Granducato, Jean Asselborn, che è anche ministro degli Esteri, dell’Immigrazione e dello Sviluppo, a margine del Consiglio di oggi. “Sarei contento di avere un accordo entro la fine di luglio – ha detto – Non è escluso, se lo spirito di oggi si conferma al prossimo vertice e alla riunione del 9 luglio”,quando ci sarà un Consiglio informale degli Affari interni.

COMMISSIONE – Intanto sarà destinata a far discutere, soprattutto le associazioni cattoliche e di sinistra di casa nostra, una proposta avanzata dalla Commissione Ue in merito alla possibile detenzione dei migranti. Il commissario Ue Dimitris Avramopoulos ha inviato agli Stati membri una lettera nella quale si propone una stretta sui rimpatri, e si afferma: “Durante e dopo il processo di identificazione, per essere sicuri che i migranti irregolari vengano effettivamente rimpatriati, dovrebbe essere applicata la detenzione, come legittima misura di ultima istanza, dove questo si renda necessario per evitare la fuga dei migranti irregolari”. Una misura questa che, anche se applicata, dovrebbe passare attraverso il giudizio della nostra magistratura, sempre molto garantista in tali situazioni.

Dopo lo sgombero dei migranti a Ventimiglia e le situazioni difficili a Milano, nel Friuli e a Roma soluzioni di questo tipo potrebbero essere praticabili solo se anche il nostro Stato si organizzerà in modo adeguato. Gli altri Stati Ue, in particolare Germania e Francia, ci hanno già invitato a creare campi d’accoglienza per verificare la vera situazione dei presunti profughi, in modo da poter decidere se abbiano veramente diritto a questo status, e quindi possano essere accolti in Europa come tali, oppure se si tratti solo di migranti economici, irregolari, e come tali soggetti a respingimento.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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