Autovelox: col nuovo Codice della strada obbligatorio un cartello di preavviso almeno 300 metri prima
ROMA – Gli autovelox non potranno essere collocati a meno di 300 metri di distanza dalla segnaletica di riduzione della velocità che li preannuncia. È l’interessante novità prevista dal decreto legge di riforma del Codice della Strada. Si tratta di una norma prevista per limitare il problema delle multe comminate da autovelox non ben visibili o abilmente occultati o posti immediatamente dopo i cartelli di abbassamento dei limiti di velocità per poter cogliere di sorpresa gli utenti della strada. La norma è stata evidentemente inserita a seguito delle numerose sentenze che avevano annullato le contravvenzioni irrrogate da autovelox posizionati in modo irregolare.
DISTANZE . Finora si faceva riferimento alle distanze minime valide per i segnali di prescrizione fissate dal regolamento di attuazione del codice della strada: 250 metri sulle autostrade e strade extraurbane principali, 150 metri sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (con velocità superiore a 50 km/h) e 80 metri sulle altre strade.
CASSAZIONE – La Corte di Cassazione si era espressa in proposito con l’ordinanza 5997 del 14 Marzo 2014, nella quale osservava che la legge obbliga la segnalazione preventiva dei sistemi elettronici di rilevamento della velocità (legge 168/2002 e Decreto Legislativo 117/2007, articolo 142 del Codice della strada comma 6-bis), con cartelli che devono essere installati con una distanza adeguata dai sistemi di rilevamento, così da avvertire tempestivamente i guidatori.
Per questo il legislatore cerca di correre ai ripari e determinare una distanza adeguata per l’installazione dei cartelli che preannunciano gli autovelox.